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80 anni della Misericordia di Barberino Tavarnelle: la Confraternita si racconta con un libro

L’ottantesimo compleanno è stato celebrato al Cinema Olimpia con il Provveditore Paolo Naldini, Sergio Berti, autore del volume 'Perché noi siamo così' e il sindaco David Baroncelli

Sei ambulanze, oltre quattromila viaggi annuali e duecentotrenta volontarie e volontari che ogni giorno si mobilitano per dare una mano alle persone più fragili sul fronte dell’emergenza sanitaria. Sono questi alcuni dei numeri, dietro i quali si innervano infinite storie di altruismo, umanità e senso civico, che descrivono l’intensa attività sociale e sanitaria, che la Confraternita della Misericordia di Barberino Tavarnelle, presieduta dal Provveditore Paolo Naldini, tiene in vita da 80 anni attraverso una molteplicità di servizi, progetti e interventi che costruiscono e radicano, passo dopo passo, la cultura della solidarietà nel territorio chiantigiano.

“Con il banco alimentare assistiamo ottanta famiglie e distribuiamo centonovanta quintali di cibo annualmente – spiega Paolo Naldini – erogando centottanta consegne a domicilio, quanto alla Casa famiglia Meijer, importante realtà nata dalla Misericordia, si accolgono tredici ospiti, seguiti da dodici operatori supportati da una squadra di trenta volontari. La Protezione civile è un altro braccio operativo della Confraternita, suddiviso in nucleo sanitario e reperibilità e costituito da trenta volontari e vari mezzi attrezzati per le emergenze e il primo intervento”.

Il lungo cammino di azioni a favore delle fasce deboli della popolazione chiantigiana è raccontato in un volume di Sergio Berti dal titolo“Perché noi siamo così”, edito da Chiria (Chianti Editoria), che è stato presentato alcuni giorni fa nella sala del Cinema Olimpia per festeggiare lo speciale compleanno della Misericordia alla presenza dell’autore, del provveditore Naldini e del sindaco David Baroncelli. Il libro prende spunto da una sequenza di episodi realmente accaduti che mette in campo persone, vicende, atti di solidarietà, interventi collettivi, esperienze di volontariato per narrare con un registro ironico, proprio dell’autore, la complessa attività svolta dalla Confraternita che oggi è diventata un punto di riferimento socio-sanitario per tutta l’area del Chianti.

“La storia della Misericordia – ha dichiarato il sindaco David Baroncelli - è anche la storia di un territorio che è cresciuto nel campo della solidarietà, dimostrandosi concretamente attivo nel sostenere i più deboli, coordinando progetti di cooperazione locale e internazionale, una comunità che ha sviluppato dedizione al volontariato, sensibilità verso i temi della sostenibilità, è la storia di una straordinaria collaborazione con l’amministrazione comunale che ha reso possibile e rende possibile ogni giorno una molteplicità di servizi e interventi migliorando la qualità della vita di tutta la comunità. La Misericordia ci ha insegnato ad aiutare i più bisognosi, a vedere con occhi diversi il mondo, ha aperto una strada che oggi siamo felici di percorrere insieme con consapevolezza e spirito di cooperazione”.

Tra le attività più rilevanti della Misericordia si segnalano la scuola di italiano che trasmette competenze linguistiche a venti studenti adulti, grazie al supporto di dodici volontari, l’Emporio del Riuso e della Solidarietà che ogni anno vede crescere il numero degli accessi arrivati a cinquecento al mese, uno spazio molto frequentato gestito da venticinque volontari. Altrettanto significativa è la gestione del Sistema SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) che accoglie 53 richiedenti asilo e quella del Servizio funebre con oltre 120 servizi all’anno.

Fonte: Associato del Chianti Fiorentino - Ufficio Stampa

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