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Bilancio Preventivo San Miniato, la Lega: "Un libro dei sogni, ci si affida a aleatori contributi esterni"

"Sui 13 milioni di euro di lavori pubblici previsti per il 2026 le risorse proprie che il Comune potrebbe utilizzare, ma non è detto che poi le utilizzi, sono circa tre milioni, per il resto ci si affida completamente ad aleatori contributi esterni con la conseguente quasi certezza che anche nel 2026 verrà realizzato ben poco di ciò che è contenuto nel bilancio preventivo", questo il commento con cui la Lega San Miniato commenta il Bilancio preventivo 2026 del Comune.

La nota della Lega

Il cittadino che per avventura si dovesse intrattenere a leggere il bilancio preventivo 2026 del Comune di San Miniato rimarrebbe sbalorito. Sono previste rotatorie a La Scala, San Miniato basso, Ponte a Egola, via San Giovanni Battista, il consolodamento delle frane in via Garibaldi, Poggio di Cecio, Poggio al pino, via di Gello, via Catena, l’ampliamento del parcheggio del Cencione con annesso nuovo ascensore e sistemazione della scala Santa, il prolungamento della circonvallazione di via Capitini, la riqualificazione della pista di atletica di Fontevivo, ma stranamente non la palestra di Fontevivo nonostante risultino accantonate le risorse nei fondi di bilancio. Sempre nel bilancio preventivo il medesimo cittadino troverebbe la previsione di spesa per il ponte di Isola e per la passerella di collegamento tra Molino d’Egola e Ponte a Egola e la programmazione di molti altri interventi .

Dal programma dei lavori pubblici 2026 sembrerebbe che le cose non potrebbero andare meglio. Ma la realtà purtroppo è diversa se si analizzano le risorse con le quali queste opere pubbbliche dovrebbero essere realizzate. Il Comune per concretizzare gli investimenti previsti per il 2026 si affida per la gran parte ad ipotetici contributi ministeriali e regionali, soluzione che presenta il non piccolo difetto che raramente questi contributi sono intercettati dal Comune di San Miniato, come la vicenda dei pochi fondi PNRR acquisiti ha dimostrato, con la conseguenza che le infrastrutture programmate poi non vengono realizzzate. Sui 13 milioni di euro di lavori pubblici previsti per il 2026 le risorse proprie che il Comune potrebbe utilizzare, ma non è detto che poi le utilizzi, sono circa tre milioni, per il resto ci si affida completamente ad aleatori contributi esterni con la conseguente quasi certezza che anche nel 2026 verrà realizzato ben poco di ciò che è contenuto nel bilancio preventivo.

San Miniato risulta essere un Comune che da anni non investe sul proprio territorio e che quando ha le risorse per farlo non ha capacità di spesa e questo incapacità operativa è dimostrata dal fatto che su 10 milioni di euro di finanziamenti a disposizione per opere pubbliche ad oggi solo 3.5 milioni sono stati utilizzati.

Dall’analisi del bilancio preventivo emerge che oltre alla incapacità di intercettare risorse e utilizzarle vi è anche la tendenza a perseverare nella politica dell’accumulo di risorse nei fondi rischi e l’incremento di 2 milioni di euro del Fondo Svalutazione crediti nell’esercizio 2025 rispetto all’anno precedente ne è una prova.

Il bilancio preventivo 2026 evidenzia anche una preoccupante sottovalutazione di fatti e sitazioni che incidono per importi milionari sulle casse del Comune. Manca un commento adeguato relativo alla vicenda della perdita di fondi PNRR per 1.5 milioni di euro a suo tempo assegnati al Comune di San Miniato per la costruzione dell’asilo nido di San Miniato basso, né si comprende se i 500 mila euro già ricevuti dal PNRR per l’asilo dovranno essere restituiti causa la decadenza del contributo. Mancano adeguati approfondimenti relativamente al credito di 7,7 milioni di euro vantato dal Comune a seguito della vertenza del project financig. Mancano notizie sull’esito della domanda di finanziamento di 3 milioni avanzata dal Comune al Ministero per la sistemazione del Cencione. Nessun approfondimento di tali partite trova adeguato spazio nella relazione del Sindaci revisori la quale – ad esempio - con riferimento ai Finanziamenti PNRR si limita a dire che “non tutti i progetti del PNRR sono in linea con gli obiettivi attesi” commento che appare eccessivamente sintetico considerata la perdita di 1.5 milioni di euro subita dal Comune.

Un bilancio preventivo ricco solo di buoni propositi, ma nel frattempo i cittadini continuano a vedere il blocco dell’ascensore malfunzionante da anni con scale di risalita sporche e insicure da sempre, la frana del crinale del Cencione pericolosamente esposta alle intemperie e al rischio di ulteriori cedimenti, l’avvallamento del manto stradale in Via Maioli e una piazza del Popolo più grigia e triste di prima. Questa è la preoccupante situazione del capoluogo, ma non va meglio nelle altre frazioni del Comune.

LEGA SEZIONE SAN MINIATO

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