Leggerissimo: "Portofino Blues" di Valerio Aiolli
Uno dei primi casi di cronaca a essere vivisezionati in diretta tv e sui quotidiani nel ventunesimo secolo è successo agli albori del 2001 a Portofino, quando sparì la contessa Francesca Vacca Agusta e il suo corpo venne ritrovato in mare qualche giorno più tardi. Si parlò di gesto estremo, di assassinio, di allontanamento volontario. Sotto i riflettori finì la bella vita della contessa, le abitudini sue e del codazzo di persone che si portava appresso. Poi di casi in Italia ne abbiamo avuti abbastanza e Vacca Agusta è stata dimenticata. Finché non è arrivato lo scrittore fiorentino Valerio Aiolli con "Portofino Blues", uscito per Voland a inizio 2025.
"Portofino Blues" è un romanzo, ma c'è chi lo considererebbe come un libro di non fiction o forse addirittura un memoir. Proprio questa sua incatalogabilità è un punto di forza e riesce a parlare nella miglior maniera di un grosso punto interrogativo: che fine ha fatto la contessa? Aiolli con maestria passa da un piano temporale all'altro, con un gioco di 'dentro-fuori' che ricorda certi espedienti cinematografici. Addirittura sfonda un'ipotetica quarta parete e entra anche lui nella storia, specie all'inizio e alla fine: un escamotage che rende il racconto più 'nostro'.
"Portofino Blues" è il romanzo di una vita e il romanzo di una morte, ma non è solo un libro su un caso di cronaca. Delinea un intero jet set, ma anche la voglia di rivalsa da parte delle persone intorno alla contessa; ha il grande pregio di contestualizzare e raccontare storie intorno alla storia, come se tutto il libro fosse una grande matrioska.
Titolo: Portofino Blues
Autore: Valerio Aiolli
Casa editrice: Voland
Anno di pubblicazione: 2025
Pagine: 368
Prezzo di copertina: 20 euro