A distanza di un giorno torna a creare caos in centro a Castelfiorentino, rissa e tenta di entrare nelle case
Appena 24 ore prima aveva provocato scompiglio nel centro di Castelfiorentino, ieri l'uomo, lo stesso protagonista del lancio di tegole dal tetto del Teatro del Popolo del 22 luglio scorso, avrebbe nuovamente creato caos. A denunciarlo sono nuovamente i consiglieri della Lega Susi Giglioli e Angelo Fiore, quest'ultimo coinvolto direttamente negli episodi, che annunciano, oltre alla richiesta di un consiglio comunale aperto già avanzata, di attivarsi per vie istituzionali per chiedere chiarimenti al Prefetto e al Questore "al fine di comprendere come sia possibile che tale soggetto continui a circolare indisturbato nel nostro paese, mettendo a rischio l’incolumità pubblica e l’immagine del nostro centro storico".
L'uomo, in stato di alterazione, secondo il racconto dei consiglieri, avrebbe prima avuto "uno scontro fisico con un’altra persona non meglio identificata nella parte alta del paese" poi avrebbe tentato di introdursi in alcune abitazioni, anche di persone anziane, ed è stato necessario prima l'intervento dello stesso Fiore, a cui erano giunte alcune segnalazioni, e poi della polizia: "L’uomo ha tentato nuovamente di introdursi in abitazioni private: soltanto grazie all’intervento del consigliere comunale Angelo Fiore, intervenuto sollecitato dalle segnalazioni dei cittadini, non è riuscito a penetrare in un palazzo. Dopo aver suonato al campanello di un’anziana signora nel tentativo di farsi aprire il portone, è stato infatti fermato dal consigliere e successivamente consegnato alla Polizia di Stato, che lo ha allontanato dal nostro territorio in quanto destinatario di un foglio di via obbligatorio".
I consiglieri mettono in dubbio questa volta anche le informazioni giunte in questi mesi sull'uomo, smentendo sia la sua regolarità sul territorio sia il fatto che fosse un paziente psichiatrico: "L’intervento della Polizia di Stato, che lo ha preso in consegna e caricato a bordo dell’auto di servizio, offre dunque un quadro ben diverso della vicenda. Da informazioni in nostro possesso risulterebbe infatti che l’ormai noto “lanciatore di tegole” non possa circolare a Castelfiorentino, pena l’arresto. Non risulterebbe invece alcuna certificazione psichiatrica a suo carico: un fatto che contrasta nettamente con quanto dichiarato dalla Sindaca sia sui social, sia in Consiglio Comunale".
Il riferimento è ad un post della sindaca Francesca Gianni di poche ore fa, in cui cerca di spiegare le condizioni del ragazzo e gli interventi messi in atto. La sindaca parla di "un nuovo delirio legato a una psicosi persecutoria, protratto su più episodi, e che ha portato a molto spavento per alcuni cittadini e ad accessi al pronto soccorso per il ragazzo, sia per la questione psichica che per le ferite che si è involontariamente procurato".
"Sentita più volte la famiglia del ragazzo, con le forze dell'ordine e la polizia municipale stiamo lavorando a una risoluzione della questione, ognuno per le proprie competenze e con gli strumenti a disposizione per legge, ovviamente già dai primi episodi, nonché con azioni pressoché giornaliere, pur nella consapevolezza che, come Comune, non esiste un provvedimento immediato che possiamo ad ora mettere in campo. Di fatto la legge crea questo stillicidio di episodi", così la sindaca che invita "a continuare a segnalare con i canali corretti, ossia quelli delle forze dell'ordine, per permetterci sia di intervenire immediatamente sia di proseguire nella nostra attività a doppio binario, sanitaria e di ordine pubblico", riferendosi probabilmente proprio alla segnalazione alle forze politiche e alla diffusione di informazioni al riguardo.