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Referendum a Empoli, i commenti del day-after: "I dati devono far riflettere"

(foto gonews.it)

Il giorno dopo il referendum sulla multiutility a Empoli fioccano i commenti da tutte le parti politiche, sia da destra sia da sinistra. Il referendum non ha raggiunto il quorum ma c'è chi si ritiene ugualmente entusiasta delle 12.500 persone andate alle urne. Di seguito tutte le posizioni politiche riguardo il voto.

Buongiorno Empoli: "Voto che conferma la lungimiranza della nostra posizione"

"Sarebbe irrispettoso nei confronti dei cittadini e delle cittadine che hanno votato attribuire i 12.000 voti espressi a un generico sostegno della coalizione che mi ha appoggiato. Piuttosto, riteniamo che quel risultato rappresenti il riconoscimento della forza e della coerenza delle nostre posizioni politiche, che in questo referendum si sono dimostrate chiaramente maggioritarie.

Fin dalle prime discussioni sulla Multiutility i nostri gruppi consiliari si sono opposti con fermezza alla sua costituzione, una società di natura privatistica per la gestione dei servizi pubblici. Abbiamo sempre sostenuto, invece, la necessità di costruire una società pubblica in house, capace di garantire un reale controllo pubblico sui servizi essenziali dei cittadini.

Il voto espresso domenica dagli empolesi conferma la correttezza e la lungimiranza della nostra posizione. Ora l’Amministrazione prenda atto della volontà della maggioranza e agisca di conseguenza, rispettando l’esito democratico espresso dai cittadini".

PD: "L'acqua pubblica mai messa in discussione"

Fabio Barsottini, segretario del Partito democratico di Empoli commenta l’esito del referendum tenutosi ieri a Empoli: «L’acqua pubblica non è mai stata messa in discussione con il referendum e ora l’appello a tutte le forze politiche di Centrosinistra è quello di non dividersi più su questo tema, ma andare avanti verso la riorganizzazione dei servizi pubblici a scala regionale per migliorare i servizi e ridurre i costi di gestione. Il mancato raggiungimento del quorum non abroga la delibera sulla Multiutility e allo stesso tempo  non fermerà il lavoro di ripubblicizzazione dell’acqua e l’arresto della quotazione in borsa della Multiutility su cui siamo impegnati da tre anni.

La partecipazione ha consolidato l’attenzione degli empolesi verso la gestione dei beni comuni, dando fiducia alla continuità amministrativa degli ultimi anni. Adesso è arrivato il momento di guardare al futuro dei servizi pubblici su scala regionale. La politica deve avere il coraggio di riorganizzazione i servizi pubblici in sinergia con gli altri territori toscani e definire un piano di investimenti che consenta davvero di abbattere i costi di gestione per l’acqua e i rifiuti. Le ultime elezioni regionali, con la riconferma del Presidente Giani, hanno tracciato un chiaro segno in questo senso e noi ci impegneremo per dare un contributo attivo alla discussione».

Barsottini chiarisce anche che l’acqua pubblica non è mai stata messa in discussione: «L’oggetto del Referendum non è mai stata l’acqua pubblica, bensì l’abrogazione della delibera comunale del 2022 che istituiva la nascita della Multiutility, società interamente pubblica per la gestione dell’acqua, rifiuti ed energia.  L’esito del voto referendario, conferma chiaramente il mandato elettorale delle ultime elezioni amministrative: avanti per una gestione pubblica dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia portando avanti il progetto della Multiutility toscana. Si tratta di un risultato referendario che va letto in relazione a quanto già espresso dai cittadini con il referendum sull’acqua pubblica del 2011, al mandato elettorale ottenuto dal sindaco Alessio Mantellassi nelle amministrative dello scorso anno e al recente risultato delle elezioni regionali, che hanno confermato il presidente Eugenio Giani alla guida di un’ampia coalizione di centrosinistra.

Mandati chiari che impegnano, da un lato, a continuare il lavoro sul riacquisto delle quote private di Acque Spa e a non ricorrere alla quotazione in borsa quale strumento di finanziamento per gli investimenti della Multiutility; e, dall’altro, a riorganizzare definitivamente, a scala sovracomunale, i servizi pubblici per la gestione di acqua, rifiuti ed energia.

Vogliamo proseguire la discussione con le forze politiche di Centrosinistra che senza ipocrisia, ma con assoluta chiarezza e trasparenza, facciano comprendere ai cittadini che l’unico modo che abbiamo per ridurre i costi di gestione, quindi le bollette, dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia è fare investimenti tecnologici e impiantistici: semplificare questo messaggio significherebbe creare false aspettative e agire in modo irresponsabile. Occorre condividere che la definizione “servizi pubblici” non significa “servizi gratuiti” e che questo fraintendimento ha spesso portato a incomprensioni, impedendo qualsiasi tentativo di intervento volto all’efficienza gestionale dei servizi locali. Per questa ragione occorrerà adoperarci per realizzare formule davvero efficaci per il finanziamento di investimenti che allo stesso tempo consentano il possesso e il controllo interamente pubblico.

Da ora riparte il lavoro per migliorare e rendere più sostenibili i costi di gestione dei servizi pubblici, per proseguire il lavoro di ripubblicizzazione dell’acqua e per promuovere in sede regionale un lavoro sinergico per un nuovo assetto dei servizi pubblici».

M5s: "Intrapresa la strada giusta"

Il risultato del referendum di Empoli conferma che la "strada intrapresa è quella giusta".

"Il voto di domenica ha segnato un momento importante di partecipazione civica. Al di là della soglia formale che è mancata, il messaggio è forte: 12.292 empolesi hanno scelto di esprimersi sul tema centrale della gestione dell’acqua pubblica e il 96% di loro ha votato a favore della partecipazione, della trasparenza e della difesa dei beni comuni. È un messaggio importante per la politica. Ci impegneremo affinché il tema non si esaurisca con il voto di ieri, così come da noi sottoscritto con il Presidente Giani. In questi mesi si è acceso infatti un dibattito reale su cosa significhi “servizi pubblici” e su come vogliamo gestire l’acqua, i rifiuti, il territorio. Ringraziamo tutte e tutti coloro che sono andati a votare perché la loro scelta ha un valore che va oltre i numeri, è la prova che la partecipazione resta il motore più autentico della democrazia locale. Il lavoro prezioso dei comitati, delle associazioni e di chi si è speso in prima persona sarà rilanciato e valorizzato: lavoreremo in Consiglio Regionale e in Giunta perché i servizi pubblici restino davvero pubblici, trasparenti e sotto il controllo dei cittadini".

Così Luca Rossi Romanelli e Irene Galletti, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Toscana.

Centrodestra per Empoli: "L'affermazione del Sì è un risultato straordinario"

Il gruppo consiliare Centrodestra per Empoli, nelle persone del capogruppo e vicepresidente del Consiglio comunale Andrea Poggianti e del consigliere Gabriele Chiavacci, esprime grande soddisfazione per l’esito del referendum cittadino, che ha visto una netta affermazione del “Sì” per l’annullamento della delibera comunale, sebbene non sia stato raggiunto il quorum.

“Gli empolesi che ieri hanno votato Sì per annullare la delibera — dichiara Andrea Poggianti — sono, in numeri assoluti e in percentuale, superiori ai voti raccolti da chi oggi impone quella stessa delibera. Un dato politico di enorme rilievo: circa 12.300 voti, un numero che supera di gran lunga la coalizione trasversale che ha tentato di contrastare il referendum. È la dimostrazione che, quando i cittadini sono messi nelle condizioni di esprimersi liberamente su temi concreti, scelgono con consapevolezza e indipendenza.”

Poggianti aggiunge:

“Se consideriamo che alle recenti elezioni regionali ha votato soltanto il 52% degli empolesi, e che in questa consultazione, nonostante il boicottaggio esplicito di PD, Fratelli d’Italia e Forza Italia, ha partecipato circa il 28,5% degli aventi diritto, possiamo parlare di un risultato straordinario. Un segnale forte, di partecipazione civica e di fiducia verso chi, come noi, ha sostenuto le ragioni del Sì.”

Il capogruppo ha inoltre sottolineato il ruolo decisivo delle liste e dei movimenti civici che hanno creduto in questa battaglia:

“Tra i protagonisti di questo risultato vi sono le liste che hanno sostenuto le candidature a sindaco di Leonardo Masi, insieme ai comitati civici e alle forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura a sindaco nel 2024. In particolare, la lista Centrodestra per Empoli, la civica La Mia Empoli e la Lega di Empoli, che hanno contribuito attivamente al risultato, hanno dimostrato coesione e visione comune per il bene della città.”

A conclusione, Gabriele Chiavacci ha voluto rimarcare la crescita e il consolidamento del centrodestra civico empolese:

“Questo risultato ci rafforza nel nostro percorso politico. Uscire da questa prova con una base di consenso che, in proiezione, supera il 12,1% ottenuto alle comunali di giugno 2024 — circa 2.800 voti — è motivo di orgoglio e responsabilità. Significa che gli empolesi riconoscono in noi una forza seria, radicata e capace di rappresentare le istanze civiche e il desiderio di cambiamento.”

Il gruppo Centrodestra per Empoli conclude:

“Da oggi ripartiamo con maggiore determinazione, forti del mandato che i cittadini ci hanno affidato nelle urne e nel referendum. Continueremo a lavorare per un Empoli più trasparente, partecipato e vicino alle esigenze reali delle persone.”

Lega: "Certi dati devono far riflettere"

"Interveniamo in merito al Referendum comunale di Empoli sull'acqua pubblica, Referendum svoltosi ieri domenica 9 novembre; consultazione che ha avuto una valenza politica che va oltre il territorio comunale di Empoli. Ieri si è celebrato un Referendum comunale (il primo per la Città di Empoli), per abrogare la delibera n.93 del 2022 con cui il Consiglio Comunale Empolese aveva aderito al progetto sulla Multiutility che prevederebbe anche la quotazione in Borsa della stessa. In una città come Empoli, uno dei centri più importanti dopo Firenze della omonima Città Metropolitana, 12.290 cittadini sono andati a votare e di questi, 11.875 hanno votato a favore dell'abrograzione della Delibera in argomento. Pur non essendo stato raggiunto il quorum del 50%+1 degli aventi diritto al voto, i dati sono significativi e devono far riflettere sul progetto della Multiutility quotata in Borsa; non sappiamo se ci renda conto di che cosa vuol dire quotare una Società in Borsa e della natura dei soggetti che già sono quotati nel mercato Borsistico. L'acqua, fonte primaria di vita, è il bene pubblico per eccellenza e certe decisioni non possono passare sopra le teste dei cittadini. I risultati del Referendum empolese hanno una valenza che va oltre il comune di Empoli e non vanno sottovalutati".

Voto degli stranieri, Scardigli (PCI) contro Mantellassi

"Il Sindaco Mantellassi si fa fotografare quando residenti stranieri ottengono la cittadinanza. Però i residenti stranieri ad Empoli non hanno ricevuto dal Comune uno straccio di informazione sul loro diritto di votare in questo referendum" dice Sandro Scardigli, segretario PCI Empolese Valdelsa.

Europa Verde Empoli: "È stato un vero successo!"

"Con un atteggiamento di ottimismo, accettazione e fiducia nella giustezza delle nostre tesi, indipendentemente da come sia andata, questa “galoppata” referendaria, la prima consultazione di massa solo empolese, è stato un vero successo!", così Europa VERDE - Empoli - circolo “Chico Mendez” commenta i risultati di ieri del referendum comunale a Empoli con cui si chiedeva di abrogare la delibera di adesione alla Multiutility.

E questo grazie anzitutto ai comitati civici, all’impegno dei tanti, volenterose e volenterosi cittadini, alle forze politiche, le associazioni culturali, sindacali e di categoria, alla testimonianza e vicinanza di tanti soggetti pubblici, insomma a TUTTI, e siamo tanti, che ci hanno messo impegno e passione, o semplicemente partecipato con la propria faccia.
Un’esperienza preziosa a prescindere dall'esito finale, che suggerisce e soprattutto promette un lavoro altrettanto impegnativo per tutto quello che dovrà essere il dopo voto.

Il necessario bisogno di scelte manageriali efficaci ed efficienti, che non possono in alcun modo elidere o sminuire il controllo dei soci pubblici a favore di logiche di mercato e di profitto indipendenti dal ruolo sociale, sono aspetti fondamentali dei quali dovrà farsi anche carico il prossimo governo regionale. Un'azione titanica che dovrà però sempre tener di conto che: Sui beni comuni non si può e non si devono fare profitti!

Ringraziamo davvero col cuore TUTTI, anche coloro che non hanno semplicemente potuto o voluto partecipare o prendere posizione, perché silenti, male informati o assenti dalla cosa pubblica. In particolare, anche per loro il nostro prossimo lavoro dovrà essere di grande attenzione e responsabilità per ampliare un’opinione pubblica consapevole.

PCI: "Sono stati più i cittadini al voto al referendum che quelli che hanno eletto il sindaco"

I votanti al referendum per l'abrogazione della delibera del Consiglio Comunale di Empoli che permette la quotazione in borsa di acqua e servizi pubblici sono stati 12.290. Alessio Mantellassi è stato eletto Sindaco con 11.473 voti al primo turno e poco più di novemila al ballottaggio. Già questi dati comparati, da soli, danno l'idea della grande importanza, nonostante il mancato raggiungimento del quorum, della partecipazione al referendum, specialmente se teniamo conto di tutti gli ostacoli frapposti dall'Amministrazione Comunale di Empoli al suo svolgimento.

Il rifiuto dell'accorpamento con le Elezioni Regionali di ottobre (che avrebbe garantito non solo una maggior partecipazione ma anche un risparmio economico); la riduzione delle postazioni elettorali da ventidue a undici, alcune delle quali situate in maniera tale da scoraggiare il voto e talvolta poste in luoghi di difficile parcheggio e accesso, come il seggio di Cortenuova, situato nel cantiere di ristrutturazione di una scuola in cui dovevano votare circa 3000 persone e per di più sprovvisto di illuminazione per accedere all'ingresso; il divieto di votare per chi è diventato maggiorenne dopo il 4 settembre (data di indizione del referendum).

La Sezione "Abdon Mori" del Partito Comunista Italiano ha dato un significativo contributo alla raccolta di firme per l'indizione del referendum e si è impegnata a fondo nel comitato promotore. Il PCI è impegnato a livello locale e regionale affinché la lotta contro la Multiutility e la privatizzazione di acque e servizi pubblici si estenda in tutti i territori ed esperienze di mobilitazione come quella di Empoli si generalizzino.

Al Sindaco Alessio Mantellassi e alla sua maggioranza consiliare diciamo che questo referendum dimostra che i cittadini sono sempre più insofferenti e contrari a pratiche amministrative e di governo locale da "unti del Signore", cioè da arroganti che pensano di essere lì perché è naturale che sia così, non ascoltando né tantomeno incoraggiando la partecipazione popolare, ma calando dall'alto decisioni mascherate da "processi partecipativi", mentre invece sono operazioni di marketing, pubblicitarie, per imbonire la gente. Il progetto del nuovo Stadio e la campagna di propaganda che lo ha accompagnato ne sono un esempio.

Maccari (M5S): "Valore politico e civico enorme"

"Innanzitutto desidero esprimere un sincero ringraziamento al comitato promotore del referendum e a tutte le persone che hanno dedicato tempo, energie e impegno a questa importante causa. È stato svolto un lavoro straordinario.
Non è certo semplice informare oltre 43.000 cittadini empolesi, di cui circa 7.000 stranieri, su un tema tanto complesso e rilevante, soprattutto in assenza del supporto delle istituzioni locali. Il loro silenzio ha rappresentato una posizione chiara e inequivocabile: nessuna vera campagna informativa, nessuna comunicazione ufficiale e capillare sul posizionamento dei seggi, e infine la scelta discutibile di non accorpare il referendum con le elezioni regionali, riducendo così ulteriormente la partecipazione dei cittadini.

Nonostante queste grandi difficoltà, 12.290 empolesi si sono recati alle urne, e ben il 96,61% di loro ha espresso la propria contrarietà alla delibera comunale che contempla privatizzazione e quotazione in borsa della società Multiutility.

Sebbene il quorum non sia stato raggiunto, il risultato ha un valore politico e civico enorme. È la dimostrazione che una parte significativa della cittadinanza non accetta che beni e servizi pubblici essenziali vengano subordinati alla logica del profitto.

Questo non è un punto di arrivo, ma un tassello fondamentale di un percorso più ampio: un percorso di trasparenza, partecipazione e informazione, affinché ogni cittadino toscano possa approfondire, comprendere e formarsi una propria opinione consapevole su un tema che riguarda il futuro dei servizi pubblici e la qualità della vita di tutti.

Come Movimento 5 Stelle, continueremo a impegnarci con ogni mezzo, a livello locale, regionale e nazionale, per la difesa, la conversione e il mantenimento pubblico dei nostri beni comuni, che non devono essere oggetto di speculazione o di lucro."

Ghezzi (FI) risponde a Poggianti

"In risposta al commento dell’esponente della lista civica La Mia Empoli, Andrea Poggianti, sul risultato del referendum appena concluso, mi domando come egli possa paragonare la posizione che ha tenuto Forza Italia con quella del PD o di altre forze politiche.

Nicola Nascosti, esponente regionale del partito, ha partecipato a un confronto pubblico organizzato da Clebs nei locali della Casa del Popolo di Ponzano per sostenere le ragioni del NO, confrontandosi con Marco Cardore sostenitore delle ragioni del SÌ. Nascosti si è esposto personalmente con la volontà di fare chiarezza su di un tema di non facile comprensione e ha invitato i cittadini a documentarsi al fine di crearsi una propria opinione, suggerendo di votare NO al referendum.

Io stessa, intervistata da Giovanni Mennillo a Radio Lady, ho sostenuto le ragioni del NO per il timore che i soldi per liquidare ACEA e per la riqualificazione del sistema vadano a ricadere sulle utenze e quindi facciano ulteriormente aumentare il costo dell’acqua che da noi è già molto alto rispetto alla media nazionale e anche perché con l’eventuale vittoria del SÌ resta da capire se s’intende fare entrare l’acqua nella Multiutility. Ciò detto, essere riusciti a portare a votare il 28,5% degli empolesi aventi diritto, e tra questi vanno esclusi coloro che hanno compiuto diciotto anni dopo il 4 settembre data d’indizione del referendum, è senz’altro un risultato politicamente rilevante soprattutto tenuto conto del “boicottaggio del voto” cui hanno contribuito le forze politiche che hanno reso difficile l’individuazione dei seggi dove andare a votare ma anche quelle che non hanno preso posizioni chiare o addirittura hanno invitato a non votare.

In questo, la posizione di Forza Italia è stata chiara: ci siamo schierati apertamente per il NO, abbiamo dichiarato che avremmo ovviamente rispettato l’esito referendario riconoscendo l’istituto giuridico dello stesso e ci siamo opposti all’astensionismo invitando ad andare a votare. La prossima primavera saremo chiamati a votare per il referendum riguardante la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. Noi di Forza Italia saremo coerenti con quanto fatto sino ad oggi: ci schiereremo apertamente e riconoscendo la validità del referendum quale istituto giuridico faremo di tutto per portare gli aventi diritto a votare e a votare per il SÌ."

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