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Ospedale San Giuseppe di Empoli, Maccari (M5S): "Diritti e pari dignità per i lavoratori in appalto"

Discussa in Consiglio Comunale la mozione che chiede al sindaco e alla giunta di intervenire per garantire diritti, dignità e pari trattamento ai lavoratori in appalto dell’ospedale San Giuseppe di Empoli

Condizioni di lavoro inique e trattamento "discriminante": questa la situazione che si trascina da oltre quindici anni per i lavoratori in appalto all’ospedale San Giuseppe di Empoli e che è tornata al centro del dibattito politico nel consiglio comunale di lunedì 22 dicembre. In sala consiliare è stata discussa una mozione, presentata dai gruppi consiliari Movimento 5 Stelle e Buongiorno Empoli - Siamo Empoli, per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici in appalto.

La mozione ha riportato l’attenzione su criticità più volte denunciate da lavoratori e sindacati nel corso degli anni all’Azienda USL Toscana Centro e tuttora irrisolte: spogliatoi inadeguati, costi elevati per il parcheggio e salari considerati insufficienti rispetto alle mansioni svolte. Neppure le mobilitazioni, come quella indetta da Cgil e Filcams lo scorso 4 luglio - alla quale ha aderito circa il 70% dei lavoratori delle cooperative CTS, Cooplat e Rekeep - hanno finora prodotto miglioramenti concreti.

Due sono le principali criticità: i lavoratori in appalto sono costretti a cambiarsi in container o in spazi di fortuna come bagni e sgabuzzini. A ciò si aggiunge l’obbligo di pagare un abbonamento bimestrale da 60 euro, mentre i dipendenti diretti usufruiscono di tariffe agevolate pari a 1 euro al giorno. Un trattamento giudicato "discriminante" dal consigliere Iacopo Periti, che è intervenuto a favore della mozione.

"Serve garantire pari dignità a tutti i lavoratori e lavoratrici, indipendentemente dal tipo di contratto - ha dichiarato Jacopo Maccari (M5S) -. L’ospedale San Giuseppe è un presidio pubblico fondamentale per la città, e i servizi di pulizia e trasporto interno sono essenziali per il suo corretto funzionamento. Gli stipendi di chi lavora in appalto sono troppo bassi rispetto all’importanza delle mansioni che svolgono".

Per questo, ha aggiunto Maccari, "chiediamo al sindaco e alla giunta di esprimere solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti nella mobilitazione, e di farsi parte attiva affinché vengano superate le carenze strutturali degli spogliatoi, sia rivista la politica di accesso ai parcheggi per garantire parità di trattamento, e sia assicurata la piena tutela dei diritti sociali, contrattuali e della dignità di tutti i lavoratori in appalto".

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