
Nel mirino la questione spogliatoi e quella del parcheggio. La Filcams Cgil: “Urgono dall’azienda quelle risposte finora non giunte"
Oggi hanno scioperato le addette e gli addetti dei servizi pulizie e trasporto beni e pazienti interno in appalto presso l’ospedale San Giuseppe di Empoli. Tre le aziende interessate (Cts, Cooplat, Rekeep), alta l’adesione all’agitazione (vicina al 70%), che ha visto anche un presidio davanti all’ingresso dell’ospedale.
Le ragioni della mobilitazione, indetta dalla Filcams Cgil: la mancanza di uno spogliatoio adeguato (le 90 lavoratrici usano un container, che doveva essere una soluzione provvisoria ma è diventata duratura, mentre i circa 10 lavoratori si spogliano e si rivestono in luoghi di fortuna, per lo più nei bagni dell’ospedale) e la questione del parcheggio interno per i dipendenti (gli addetti degli appalti per usufruirne pagano un abbonamento bimestrale di 60 euro, indipendentemente ai giorni di utilizzo, mentre i dipendenti diretti dell’ospedale pagano un euro al giorno a effettivo utilizzo).
Sulla prima questione, la Filcams Cgil parla di “situazione inaccettabile che si protrae ormai da troppo tempo, circa 15 anni. Nel container gli spazi e i bagni sono piccoli, gli armadietti in comune, le docce piccole. Va rispettata la dignità di queste lavoratrici e di questi lavoratori. Che hanno diritto ad avere una struttura adeguata”. Sulla seconda questione, “è una ingiustizia fare differenze tra gente che lavora nello stesso luogo, tra l’altro gli addetti degli appalti sono anche pagati meno. Chiediamo parità di trattamento”
Conclude la Filcams Cgil: “L’adesione allo sciopero dimostra quanto queste questioni siano sentite da chi lavora, urgono dalle aziende e dall’Ospedale quelle risposte finora non giunte, e se continueranno a non arrivare allora le mobilitazioni andranno avanti”.
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