Una nuova legge sulla cooperazione internazionale


 

Precisamente un anno fa si svolse a Milano il primo forum sulla cooperazione internazionale, voluto dall'allora Ministro Andrea Riccardi per rimettere al centro del dibattito politico un tema troppo spesso lontano dai riflettori e ritenuto minoritario o di nicchia.

A distanza di un anno in Italia c'è un nuovo Governo e il premier Letta ha deciso di non proseguire l'impopolare ma virtuosa scelta del Governo Monti e ha riportato la cooperazione internazionale sotto il 'cappello' del Ministero degli Affari Esteri, presieduto da Emma Bonino.

Oggi il viceministro con delega alla cooperazione internazionale, Lapo Pistelli, partecipando ad un convegno nel quale si provava a fare il punto a distanza di un anno da quell'importante Forum, ha detto che la nuova legge sulla cooperazione è pronta e confezionata e che spera di fare un regalo al mondo delle ONG facendola licenziare dal Consiglio dei Ministri prima di Natale.

L'unica anticipazione chiara che il viceministro ha dato è che la nuova legge prevederà la creazione di un'Agenzia per la cooperazione, anche se non è chiaro da chi sarà composta e quali funzioni e compiti avrà.

Attualmente la cooperazione internazionale in Italia è disciplinata dalla legge n.49 del 1987. Una regolamentazione fatta quando ancora era in piedi il muro di Berlino e il mondo era diviso in due blocchi. Una legge quindi che in modo lapalissiano risente di una profonda mancanza di attualità e che va necessariamente rivista ed aggiornata.

Il mondo delle ONG ha accolto favorevolmente la notizia della prossima proposta di una nuova regolamentazione ma ha avanzato dubbi e riserve sul fatto che, ad oggi, nessuno del Governo si è interfacciato con il grande e variegato mondo della cooperazione per discutere i contenuti della nuova legge.

Personalmente spero che il Governo trovi il modo di coinvolgere e ascoltare chi lavora sul campo da anni in questo difficile contesto e integri la proposta di legge con i suoi suggerimenti e contributi.

Da questo punto di vista sarebbe utile, credo, riprendere l'idea del Governo Monti di staccare la cooperazione internazionale dal settore del Ministero degli Affari Esteri e di darle una propria autonomia, magari aggregandola a settori più vicini, per obiettivi e finalità. Sarebbe opportuno che quando la politica ha un'idea positiva e moderna ci sforzassimo tutti di proseguirla e valorizzarla.

Maurizio Cei