Finale-thrilling per l’Empoli, si decide tutto in 270 minuti

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Sarri conosce l’Empoli meglio di tutti. Dopo la vittoria di Crotone aveva ammonito a non abbassare minimamente la guardia perché niente ancora era stato fatto. Ed i fatti lo hanno, purtroppo, dimostrato. Parlando poi della trasferta a Cesena si era detto preoccupato delle tante energie nervose spese dai suoi calciatori pochi giorni prima nello scontro diretto vinto con i calabresi.

L’Empoli visto a Cesena, infatti, non è stato l’Empoli che avevamo ammirato nelle ultime tre gare. Al Manuzzi gli azzurri, anche fin quando sono stati in parità numerica, non sono mai riusciti ad imporre il proprio gioco. Il fraseggio stretto, che è una sorta di marchio di fabbrica di questa squadra, si è visto raramente. Poi un’uscita poco tempestiva di Bassi e una decisione errata del direttore di gara hanno fatto il resto.

A 880 km di distanza, intanto, il Latina vinceva per l’ennesima volta in trasferta. Sul campo del Crotone i pontini hanno conquistato tre punti grazie ad un atteggiamento accorto e ad un fidanzamento-lampo con la dea bendata che gli ha fruttato tre pali colpiti dagli avversari e un evidente calcio di rigore contro non visto dal direttore di gara.

Tirando le somme l’Empoli si ritrova a tre giornate dalla conclusione con un solo punto di vantaggio sul Latina (1 e mezzo visto che lo scontro diretto è favorevole) e con 3 sul Cesena (2 e mezzo visto che lo scontro diretto è sfavorevole).

Il calendario degli azzurri è tutt’altro che agevole: sul proprio cammino Tavano e compagni troveranno due squadre in lotta per evitare i playout come Novara e Cittadella. L’impressione è che non ci sia spazio per i calcoli. Occorre vincere sempre.

Carlo Paci