Udienza da Papa Francesco per i lavoratori Lucchini. Un segno di speranza per il comparto siderurgico

Papa Francesco con alcuni rappresentanti della Lucchini (da twitter)

Una mattinata emozionante, per i lavoratori della Lucchini e per il presidente della Regione Toscana (Enrico Rossi) che, insieme al sindaco di Piombino Gianni Anselmi e ai rappresentanti sindacali, hanno preso parte alla consueta udienza del mercoledì di papa Francesco, in piazza San Pietro, davanti a 70mila fedeli giunti da ogni angolo del mondo.

Al termine dell'udienza, che il pontefice ha dedicato al tema della scienza e al rapporto dell'uomo con il pianeta, Papa Francesco ha salutato la delegazione toscana, stringendo la mano a tutti e scambiando con ciascuno parole di conforto.

Si è soffermato con il presidente della Regione, il cardinale Betori e il vescovo di Massa Marittima Ciattini e soprattutto con i lavoratori della Lucchini, a cui ha rivolto un appello accorato a non perdere la speranza. I lavoratori hanno risposto così: "la nostra speranza si chiama Concordia", con chiaro riferimento al relitto della nave da crociera che sosta davanti all'isola del Giglio, in attesa di una meta per la rottamazione, che il presidente e gli operai del siderurgico vorrebbero fosse il porto di Piombino.

I lavoratori hanno fatto gli auguri al papa in vista del suo prossimo viaggio in Medio Oriente, per le prospettive di pace a cui potrebbe contribuire. Il presidente della Regione ha poi ringraziato il papa per l'impegno e le parole spese sulla situazione del polo siderurgico, che hanno contribuito ad amplificare l'attenzione nazionale alla vicenda, accelerando la firma dell'accordo di programma.

Al termine ha donato al Santo Padre un'edizione della Turandot realizzata in occasione del cinquantesimo festival Puccini di Torre del Lago. La scelta dell'opera pucciniana si motiva con una citazione del primo tre enigmi del dramma, avente per argomento giustappunto "la speranza", fatta dal pontefice durante una recente intervista apparsa su Civiltà Cattolica.

A margine dell'udienza Rossi ha aggiunto che il Papa riempie il cuore di speranza e questo rappresenta una spinta utile per l'attuazione degli obiettivi previsti dall'accordo di programma. L'Italia e l'Europa hanno bisogno di acciaio di qualità, hanno bisogno delle rotaie che si producono a Piombino. Nasce da qui la speranza che anche il papa ha contribuito ad alimentare e che adesso dobbiamo trasformare in realtà affinché Piombino torni a produrre presto acciaio, perché la cessazione di una attività siderurgica che dura da 2000 anni sarebbe un errore sotto ogni aspetto.

A papa Francesco un cd con Turandot: per una speranza che faccia rima con dignità

Un cd con "Turandot" rappresentata a Torre del Lago per l'edizione numero 50 del Festival Puccini: è il dono consegnato a papa Francesco dal presidente della Regione Toscana nel corso dell'udienza concessa, questa mattina in piazza San Pietro, dal Santo Padre ai lavoratori della "Lucchini" di Piombino.

Il motivo di una scelta così particolare, tutto legato al concetto di "speranza", lo spiega il presidente toscano riferendosi alle parole usate un mese fa dal papa in risposta all'SOS che gli operai della grande fabbrica siderurgica toscana gli avevano indirizzato quando tutto, per loro, sembrava perduto. "Il papa - rispose Francesco - è accanto a voi e prega per voi affinché quando si spengono le speranze umane rimanga sempre accesa la speranza divina che non delude mai".

Una citazione che rimanda al primo dei tre enigmi del capolavoro pucciniano quando Calaf fornisce la risposta giusta ("la speranza") e la principessa replica con un gelido "Si, la speranza che delude sempre". Fu proprio papa Francesco - nell'intervista a padre Antonio Spadaro, direttore de "La Civiltà Cattolica" nell'agosto 2013 - a citare quei versi di "Turandot" sulla speranza inquadrando il concetto in una ottica pastorale ("La speranza cristiana - commentò il papa alla rivista dei gesuiti - non è un fantasma e non inganna").

Ricordato questo esplicito retroterra pucciniano negli interessi culturali di papa Francesco, il presidente toscano non si è lasciato sfuggire l'occasione e, appunto, ha consegnato al pontefice una edizione di "Turandot" che rinvia doppiamente alla Toscana: sia come regione di nascita di Giacomo Puccini sia come terra dove, a Torre del Lago Puccini, è ospitato il Festival annuale dedicato al grande compositore (anche il prossimo agosto, per il 60mo del festival, in scena "Turandot").

Da posizioni evidentemente istituzionali e laiche, il presidente della Regione Toscana ha ringraziato papa Francesco per la importante spinta alla speranza e alla dignità - ha detto - che un pontefice così attento alla vita reale ha saputo fornire ai lavoratori di Piombino e che adesso, per il futuro di questo comprensorio siderurgico, deve sostenere il coraggio e la determinazione di politiche nuove in favore dell'occupazione, dei lavoratori, della loro dignità.

Rossi: "Straordinario l'impegno del Papa per il lavoro"

"La cosa grande non è che il Papa abbia ricevuto oggi il presidente della Regione Toscana o il sindaco di Piombino, ma che abbia parlato con gli operai della Lucchini che stanno combattendo una battaglia cruciale per la loro vita e per il futuro della siderurgia italiana". Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi commentando l'udienza. "Altri papi - ha aggiunto - hanno manifestato attenzione verso il lavoro, ma la determinazione e la semplicità con cui papa Francesco ha risposto alla richiesta dei lavoratori e poi li ha ricevuti e sostenuti in modo convinto e aperto è davvero questo un fatto straordinario".

Mons. Ciattini: il Papa ai lavoratori della Lucchini “Non perdete la speranza”

“‘Non perdete la speranza’’: questo è il messaggio più significativo che oggi Papa Francesco ha rivolto e ripetuto più volte agli operai della Lucchini che hanno avuto l’opportunità di incontrarlo”. A riferirlo a Radio Toscana è stato mons. Carlo Ciattini, vescovo di Massa Marittima-Piombino raggiunto telefonicamente al termine dell’udienza in cui il Santo Padre ha ricevuto una rappresentanza dell’azienda. Della delegazione facevano parte anche l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, il presidente della Regione, Enrico Rossi, il sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, le rappresentanze sindacali e alcuni operai dell’azienda.

“Papa Francesco – ha aggiunto il Vescovo -  ha mostrato ancora una volta la sua presenza formidabile e attenta, ricordando così la paternità di Dio che provvede e custodisce le sue creature. Le parole del Papa sono importanti perché i nostri lavoratori, ma in generale l’uomo dei nostri giorni ha bisogno di speranza”.

Nel corso dell’incontro, a quanto si è appreso, tutti gli operai, molto emozionati, hanno ringraziato Papa Francesco per il suo intervento e gli hanno chiesto di continuare a pregare e ad interessarsi della loro difficile situazione.

“Nonostante la crisi – ha proseguito il Vescovo - Piombino è una città viva e ricca di umanità. Nel corso del mio servizio episcopale ho avuto modo di verificare una grande solidarietà, disponibilità e attenzione all’altro. Piombino è una città eroica nell’accogliere e nel rendersi presente alle diverse situazioni di marginalità, quelle di ‘periferia’ come dice il Santo Padre: nessuno viene abbandonato”.

 I lavoratori: "nostra speranza è la Concordia" 

Operai regalano a Bergoglio pezzo di rotaia fatta per Argentina

"La nostra speranza si chiama Concordia". Lo ha detto Mirko Lami, coordinatore Fiom, scambiando alcune parole con papa Francesco dopo che Bergoglio rivolgendosi ai lavoratori della Lucchini, a Roma per l'udienza del mercoledì, aveva detto loro di non abbattersi e di avere sempre la speranza per una soluzione ai loro problemi. "E' stato un incontro molto emozionante, una giornata da brivido", ha riferito Lami al telefono di ritorno da Roma.

"Al Papa abbiamo raccontato quello che si fa alla Lucchini e il pezzo di rotaia che gli abbiamo donato dimostra come le acciaierie di Piombino sono in grado di realizzare prodotti di grande qualità", ha aggiunto raccontato che a Bergoglio hanno regalato un pezzo di una rotaia realizzata da Lucchini per le ferrovie argentine. Al Papa gli operai hanno dato anche una pergamena con i loro ringraziamenti per quanto il Santo Padre ha fatto per loro invitandolo a visitare Piombino. Mirko Lami ha trovato anche l'occasione per donare al Papa il suo diario che racconta la sua storia personale, quella dell'adozione di un bambino thailandese. "Il Papa - ha raccontato Lami - mi ha detto grazie per questo gesto, soprattutto per lui" riferendosi al bambino.

 

Fonte: Regione Toscana

Tutte le notizie di Piombino

<< Indietro
torna a inizio pagina