Scoperta un casa di appuntamenti in via Fiorentini. Una famiglia la affitta e l'affida a due 'lucciole'

Foto di archivio

Scoperta un casa di appuntamenti in via Fiorentini a Pontedera. Lo ha fatto il commissariato in collaborazione con la polizia municipale.

Una famiglia cinese, composta da padre, madre e un figlio di 6 anni, si era rivolta a un’agenzia immobiliare per la ricerca di un appartamento in città. Dopo aver accettato senza contrattare il canone mensile richiesto, hanno stipulato la locazione per la durata legale di sei anni  e effettuato le volture delle utenze, senza però mai accedervi. Da subito, però, nell’appartamento sono state immesse due giovani cinesi e una più esperta con il compito di avviare un'attività di prostituzione.

Attraverso messaggi fatti circolare on line venivano pubblicizzati massaggi orientali che nascondevano però vere e proprie prestazioni sessuali con tariffe variabili a seconda della loro natura. Con molta fantasia, le donne ricercavano i clienti attraverso inserzioni su quotidiani locali e nei siti specializzati in incontri, dove attraverso foto ritoccate mostravano qualità personali che non avevano poi riscontro nella realtà e promettevano particolari massaggi che non lasciavano alcuno spazio all’immaginazione. Una volta contattate le donne davano indicazioni ai clienti di come arrivare all’abitazione e una volta raggiunto il palazzo si facevano richiamare per indirizzarli allo specifico appartamento a primo piano. I 'clienti' telefonavano al numero inserito e prendevano accordi sull’appuntamento, sul luogo e sull’orario.

Il controllo della polizia sugli 'avventori' ha permesso la conferma delle ipotesi investigative. Venivano chiesti fino a 100 euro per rapporti completi, 30 per altri tipi, prezzi comunque trattabili.

Dopo qualche mese, quando le giovani erano ormai diventate esperte,   la 'maitresse' si era  allontanata probabilmente per istruire altre ragazze in altre case d’appuntamento sparse per la regione.

E’ stata quindi richiesta alla Procura della Repubblica di Pisa una perquisizione domiciliare  che ha consentito di recuperare scoprire materiale probatorio, tra cui strumenti di lavoro e diversi cellulari e schede telefoniche utilizzati per contattare i clienti. Sono stati convocati in commissariato diversi clienti che hanno confermato l’illecita attività delle donne. Le audizioni continueranno nei prossimi giorni.

Il reato  è quello di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso a  carico della coppia cinese che ha affittato l’appartamento, di fatto irreperibile, e nei confronti delle tre cittadine cinesi, in regola con il soggiorno, di 31, 29  e 40 anni circa.

Problemi anche per il proprietario dell’appartamento che dovrà rivolgersi a un legale per riavere la disponibilità dello stesso, considerato che il contratto non è stato disdetto e ha durata legale e dovrà farsi carico anche delle volture e del pagamento di tutte le utenze lasciate insolute dagli indagati.

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