Il direttore dell'agenzia nazionale giovani D'Arrigo: "Puntare su politiche pubbliche in favore delle nuove generazioni"

Giacomo D'Arrigo, direttore dell'agenzia nazionale giovani

Le politiche per i giovani del governo Renzi e il ruolo dell'Agenzia nazionale Giovani. Se ne è parlato oggi a Dire e Fare ad Arezzo insieme aGiacomo D'Arrigo, direttore dell'Agenzia nazionale giovani.

"E' sotto gli occhi di tutti l'attenzione generale del Governo verso le nuove generazioni - afferma D'Arrigo - : c'è la scelta precisa di puntare su politiche pubbliche in favore dei giovani, che è una cosa un po' diversa rispetto all'espressione politiche giovanili, schema che rischia invece di chiudere un 'recinto' dentro cui far stare i ragazzi. Anche il fatto stesso che non ci sia in questo governo uno specifico ministero per le politiche giovanili va in questa direzione".

Dopo questa premessa, D'Arrigo si sofferma sul ruolo dell'Agenzia nazionale Giovani di cui è direttore: "L'Agenzia - spiega D'Arrigo - gestisce un programma europeo rivolto alle nuove generazioni, Erasmus Plus, su cui l'Unione europea in una fase di riduzione del budget ha investito il 40 per cento in più delle proprie risorse. Il tema non è solo quello di finanziare attività per i giovani ma al tempo stesso di permettere di lasciare loro un'esperienza certificata che consente di arricchire il curriculum sotto il profilo della preparazione al mondo del lavoro. I nostri ragazzi hanno troppo spesso un eccellente curriculum scolastico, ma molto debole sotto il profilo delle esperienze pratiche da mettere in campo. I progetti che noi finanziamo servono a questo, a testimoniare un'esperienza pre-lavorativa che possa essere spendibile nel mondo del lavoro. Mi fa piacere ricordare che il 25 per cento dei nostri progetti diventa dopo lavoro".

Infine D'Arrigo si sofferma sulle politiche del governo rivolte alle nuove generazioni:  "Ci sono una serie di misure, penso al Job Act e ad altre analoghe, che vanno nella direzione di dare strumenti spendibili che aiutino a far incontrare la realtà dei giovani con la realtà del lavoro. Finora il tempo della scuola e il tempo del lavoro erano staccati, ora questi due momenti devono incontrarsi e non più essere distanti".

Fonte: Anci Toscana - ufficio stampa

Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro
torna a inizio pagina