Fine delle Province, nascono le città metropolitane. Che cosa siano, nessuno lo sa. Basta chiedere in giro. Anche gli amministratori, coloro che dovrebbero essere più addentro alla cosa, balbettano o ne dànno un’interpretazione personale. No, non siamo a teatro, non siamo nel bel mezzo d’una commedia. Ho l’impressione, invece, che si sia in piena farsa (incomprensibile).
Prima o poi, qualcuno si degnerà di spiegarci. Come qualcuno dovrà spiegare le funzioni dell’Unione dei Comuni (in rapporto alla novità della città metropolitana), che ha preso il posto – per quanto ci riguarda – del Circondario. Bandito, però, il neopolitichese, che, invece, registriamo in politici d’ultima generazione, quelli impegnati nella rottamazione.
Riccardo Cardellicchio