Il presidio di Libera Rossella Casini sostiene don Ciotti: "Mai abbassare la guardia"

Le minacce di Riina a Don Ciotti sono rivelatrici di quanto il lavoro di Libera, delle associazioni che vi aderiscono, delle migliaia e migliaia di persone e giovani che sono impegnati nella battaglia antimafia, abbia inciso e colpito le mafie. Ma sono anche il segnale di quanto debba essere moltiplicato, soprattutto a livello territoriale questo impegno, di tutti, delle singole persone, delle Istituzioni, della politica, della cultura e dell'informazione. Perché appena si abbassa la guardia, le mafie ritornano a minacciare i simboli e le persone. È il loro linguaggio di morte e di violenza; conoscono quello e contro quelle minacce, come scrive Libera, solo il "noi" vince, solo il noi collettivo, fatto di singoli impegni quotidiani messi in comune in una grande politica collettiva.

Non é un caso che la conversazione di Riina con il suo compare Lorusso, in quell'ora d'aria del settembre scorso, parta proprio dalla beatificazione di Don Puglisi, da quel prete scomodo, ucciso al quartiere Brancaccio di Palermo, perché con l'educazione, con il rapporto con i giovani e l'esempio quotidiano etico e morale, contrastava il controllo del territorio da parte delle famiglie mafiose. Ed infatti le minacce a Don Ciotti coinvolgono anche le cooperative sui terreni confiscati alle mafie, cioè quei beni che i mafiosi vedono ogni giorno utilizzati da giovani agricoltori e trasformati in beni collettivi, sostituendo la loro logica mafiosa di arricchimento violento e criminale, con l'etica del bene comune, della legalità, del lavoro collettivo gestito sotto l'egida delle Istituzioni.

Significa che la mafia si sente doppiamente colpita nel controllo del territorio: dall'etica della legalità, dagli 8000 giovani che, dopo aver realizzato percorsi formativi, ogni estate passano le loro vacanze nei campi estivi di Libera, ma anche dai fatti concreti.

Quindi a fianco del lavoro quotidiano di magistratura e forze di polizia, ci vogliono più impegni concreti da parte della politica, per rafforzate le leggi contro la corruzione e le mafie, per la legalità e la confisca dei beni mafiosi. Come presidio Rossella Casini di Libera Viareggio vogliamo e ci sentiamo in dovere di rilanciare l'impegno di chi nella società ha il compito di tenere accesi i riflettori sulle mafie, di denunciare corruzione, malaffare e criminialità organizzata. In questo momento, più che mai, c’è ancora più bisogno del NOI.

Fonte: Ufficio Stampa

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