Servizio idrico: conciliazione, nuovo strumento a tutela utenti acquedotto Fiora

Al via la conciliazione regionale anche per gli utenti serviti dall’acquedotto del Fiora, gestore che si occupa delle reti (acquedotti e fognature) e degli impianti (potabilizzatori, depuratori, dissalatori, sollevamenti fognari) di 56 Comuni delle province di Siena e Grosseto. Nel corso di un incontro svoltosi questa mattina, martedì 21 ottobre, il gestore che compone la conferenza territoriale n.6 Ombrone (la più vasta della Toscana con un’estensione di 7mila 586 kmq e una popolazione residente pari ad oltre 400mila unità), ha presentato la procedura a disposizione degli utenti che in caso di reclamo inoltrato all’azienda, ritengano la risposta ricevuta non idonea o non pervenuta nei tempi previsti.

L’incontro svoltosi alla presenza del presidente dell’azienda Tiberio Tiberi e del Difensore civico regionale Lucia Franchini, è stata occasione ideale per spiegare la procedura di tutela extragiudiziale, rapida, informale e gratuita, prevista dal regolamento di tutela dell’utenza approvato dall'Autorità Idrica Toscana lo scorso marzo (decreto n.22).

In base a tale regolamento, infatti, gli utenti che ritengono il servizio erogato non coerente con i requisiti del contratto di fornitura, o che reputino necessari chiarimenti in merito, possono inoltrare un reclamo al gestore che, come previsto da regolamento e carta dei servizi allegati ai contratti, deve risponde in modo esaustivo ed entro un determinato arco temporale. Per gli utenti che ritengono la risposta ricevuta non completa, non idonea o arrivata oltre i tempi dovuti, si aprono due possibilità: ricorrere alla conciliazione paritetica rivolgendosi a una delle associazioni di consumatori riconosciute; richiedere l’intervento della commissione conciliativa regionale dove sono presenti gestore, utente che ha richiesto la procedura e difensore civico toscano, o suo delegato, con funzione di presidente.

“L’Autorità Idrica Toscana – ha commentato Lucia Franchini a margine dell’incontro svoltosi presso la sede dell’Acquedotto a Grosseto – con il regolamento di tutela dell’utenza ha, finalmente, creato uno strumento uguale per tutti gli utenti del servizio idrico regionale, superando quelle diversità che prima erano presenti”. “Sotto questo punto di vista – ha continuato – esisteva un quadro variegato dove soltanto presso alcuni gestori era possibile ricorrere ad una commissione mista conciliativa, presieduta dal difensore civico regionale quale soggetto terzo ed imparziale in grado di dirimere celermente e gratuitamente i contenziosi”. “Proprio in virtù della bontà dell’esperienza svolta – ha concluso Franchini – l’istituto della conciliazione regionale è stato esteso presso tutti i gestori con le sue tipiche caratteristiche di celerità, snellezza, gratuità, imparzialità e terzietà garantite proprio dalla figura del difensore civico”.

Fonte: Consiglio Regionale Toscana - Ufficio Stampa

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