Vertenza Eni di Stagno, Simoncini: "No al ridimensionamento dell'impianto. Serve un piano industriale"

Gianfranco Simoncini (foto gonews.it)

Giovedì 23 ottobre il governo regionale sarà a Roma per discutere del futuro dello stabilimento di Stagno a Livorno. Lo ha annunciato l’assessore all’occupazione, Gianfranco Simoncini, rispondendo in aula a due interrogazioni presentate rispettivamente da Marco Ruggeri (Pd) e Marco Taradash (Ncd) sulle prospettive conseguenti l’annuncio di Eni di voler procedere a una progressiva dismissione del settore delle raffinerie.

L’assessore ha chiarito che l’invito al Ministero dello sviluppo economico  scaturisce da una lettera scritta al vice ministro De Vincenti, dopo l’incontro del 9 ottobre tra istituzioni e organizzazioni sindacali. A Roma la Regione illustrerà i tre obiettivi indicati in aula: la riconferma del sito produttivo di Livorno; la garanzia dei livelli occupazionali diretti e indiretti “sulla base di un piano indistraile credibile e sostenuto da un piano di investimenti”; la presenza e il ruolo di Eni “con funzione di garanzia”, qualunque sia “l’orientamento di Eni sulla strategicità del settore delle raffinerie in Italia”. Su quesi obiettivi, ha detto Simoncini, c’è l’impegno “di una forte presenza del Governo, a cui quindi chiediamo di svolgere a pieno il ruolo di regia sul confronto di Eni”.

L’assessore ha colto anche l’occazione per un riferimento alla notizia dell’interessamento del Gruppo Klesch: “Se confermata nelle sedi opporutne sarà sicuramente verificata e seguita con attenzione”.

Per il consigliere Ruggeri, che ha preso atto dell’incontro fissato per il 23 ottobre, i temi sul tavolo sono “di grade politica industriale”, e investono in pieno il rapporto tra l’azienda, che è proprietà per il 30 per cento del governo, e il Paese. Tra le questioni sollevate all’assessore anche la dovuta bonifica dei siti e la richiesta che i prossimi passi ufficiali siano comunicati anche in commissione emergenza occupazione del Consiglio. La bonifica, che ricade su Eni, è secondo Taradash uno dei temi che con forza deve essere posto sul tavolo. Quanto alla “manifestazione di interesse” del gruppo Klesch, Taradash si è augurato che, a differenza di quanto accaduto in passato, eventuali offerte siano considerate per quello che sono e non in base a “ricostruzioni fantasiose”. Secondo il consigliere inoltre, visto che il 30 per cento di Eni è di proprietà statale “si può chiedere un trattamento speciale per Livorno”

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