Il vicesindaco Sorgente e l'assessore Dhimgjini visitano il carcere 'Le Sughere'

Livorno - carcere le Sughere

Una prima visita all'interno della Casa Circondariale “Le Sughere” è stata effettuata questa mattina dal vicesindaco Stella Sorgente, dall’assessore al sociale Ina Dhimgjini e dal portavoce del Sindaco, Andrea Morini. Ad accompagnarle nel percorso all’interno della struttura, la direttrice dell’Istituto Penitenziario Santina Savoca,  il Garante dei Detenuti Marco Solimano, oltre a diverse unità del personale della struttura carceraria.

Si è trattato di una prima visita - tengono a sottolineare le due amministratrici - nell’ambito di una serie di incontri che intendiamo portare avanti a tutela della dignità umana dei tanti reclusi”. “Perché  entrare nel carcere per verificare realmente le condizioni di detenzione ci permette  di effettuare una progettualità congiunta vera, basata sul bisogno e sui disagi sociali e, al tempo stesso, la nostra visita può essere di conforto ai detenuti che non devono sentirsi abbandonati dalle istituzioni”.

Durante la visita all’interno della Casa Circondariale, i rappresentanti del Comune hanno visitato in primis il nuovo padiglione che ospiterà nuove celle e spazi ricreativi.

I lavori non sono ancora  terminati ed è per questo che le amministratrici si sono prese l’impegno di fare il possibile per accelerarne la conclusione,  prendendo contatti con gli amministratori ministeriali. Il nuovo padiglione ( probabilmente attivo dai primi mesi dell’anno) non solo contribuirà a ridurre il sovraffollamento dell’istituto carcerario, ma migliorerà anche gli standard delle condizioni di detenzione con celle a 2 letti ( oggi le celle arrivano a contenerne anche 3) e servizi igienici separati dai locali mensa.

La visita ha offerto l’occasione per verificare lo condizioni in cui versano gli spazi all’interno del penitenziario. E’ stata visitata la delicata  “sezione di transito”, l’area della sezione “ex femminile” e quella  riservata ai “semiliberi”. Non sono mancate visite all’interno di alcune celle di detenzione, così come l’opportunità  di ascoltare le esperienze di vita quotidiana carceraria di qualche detenuto.

In un’ottica di integrazione con il mondo esterno, sia Stella Sorgente che Ina Dhimgjni si sono riproposte di incrementare il più possibile tutte quelle attività laboratoriali, ricreative e formative che consentano ai detenuti di mantenere delle relazioni sociali con la città: per raggiungere questo obiettivo servirà anche il fondamentale supporto del mondo dell’associazionismo.

 

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