Il tentato furto della banda del buco a Le Melorie, fondamentali le guardie di città

foto di archivio

Le guardie di città hanno potuto sventare il colpo alla Banca popolare di Lajatico a Ponsacco la scorsa notte. La prima segnalazione è arrivata alle 2.04 e alle 2.05: vengono immediatamente inviate sul posto due autopattuglie per ispezionare lo stabile dell’istituto di credito.

Alle 3:39 fino alle 3:43 giungono altre segnalazioni di allarme e in quella circostanza interviene anche una radiomobile dei Carabinieri che effettua un'ispezione perimetrale della Banca senza vedere niente.

Dopo altre ispezioni delle guardie di città, è stato notato come i sensori della sala principale della banca, avessero i rilevatori oscurati con scotch bianco. Ritorna la radiomobile per un controllo dello stabile e una terza pattuglia delle guardie di città.

Non è stata notata nessuna anomalia a parte un paio di buchi nella parte posteriore della recinzione, usati sicuramente dai ladri per la fuga dagli stabili vicini alla banca.

Appena arrivato il direttore della Banca le guardie di città e i carabinieri hanno ispezionato i locali notando materiale da scasso accanto ad una piccola cassaforte forzata contenente poco denaro e qualche spicciolo, tutti i sensori del salone della banca oscurati con scotch bianco,  tracce e impronte di fango ovunque e in un ufficio che dà sul retro una grande finestra basculante con il sensore di allarme divelto e il fermo della finestra spaccato.

I ladri non hanno avuto modo di arrivare al primo piano. All’orario di apertura, entrati i primi dipendenti, le guardie di città hanno chiesto di aprire il vano interno del bancomat ed in quella occasione è emerso che all’ interno il filo di alimentazione dell’ allarme era stato tagliato. Inoltre è stato anche rilevato che nel vano interno dell’ ascensore c’era un buco di grandi dimensioni che agevolava l’accesso al tetto.

All’ interno dei bagni (sul retro dell’edificio) era presente un buco di grandi dimensioni che comunicava con un fondo commerciale sfitto che presentava la porta forzata dall’ interno e quindi non visibile dall’ esterno. Il buco è stato sicuramente un errore di valutazione dei malviventi, in quanto gli uffici amministrativi e la banca non sono comunicanti (c’è un altro muro in mezzo che divide i locali).

Le immagine delle telecamere di videosorveglianza sono state acquisite dai Carabinieri per identificare la banda e ricostruire nel dettaglio l’intera vicenda : da dove sono arrivati, da dove sono entrati e successivamente da dove sono usciti oltre a chiarire i vari spostamenti all’interno della Banca per capire le reali intenzioni del gruppo.

L’istituto di vigilanza corpo guardie di città e la direzione della Banca popolare di Lajatico hanno formulato un pubblico encomio alla Guardia Scelta Leandro Rossi che è stato elogiato per aver notato a distanza e dall’esterno della sede che i sensori interni erano stati oscurati.

La professionalità, l’esperienza e la formazione della Guardia di Città è stata fondamentale perché dopo il sopralluogo dei tecnici dell’impianto di allarme è emerso che tali sensori volumetrici non presentavano le caratteristiche di anti-mascheramento pertanto se nessuno si fosse accorto di tale sabotaggio, i ladri avrebbero potuto agire indisturbati all’interno della banca portando a termine il furto dei denari custoditi nella filiale  e nel bancomat senza essere rilevati dai sensori che non avrebbero più segnalato la loro presenza in quanto coperti da scotch bianco

Fonte: Corpo Guardie di città

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