Cannabis, Scino (Pd): "La facilitazione e diffusione di droghe potrebbe “bruciare” il futuro di intere generazioni"

Salvatore Scino
"Liberalizzazione, legalizzazione o depenalizzazione dell'uso personale delle droghe leggere!! Mai come in questo tempo c'è stata una così forte pressione nazionale ed internazionale per la liberalizzazione delle cosiddette “droghe leggere”. In proposito, mi preme fare delle distinzioni terminologiche per tentare di inquadrare la complessa problematica. Si intende per liberalizzazione: la possibilità di utilizzare le droghe leggere oltre che per uso personale, anche per cederle a terzi.

Per legalizzazione: la necessità che lo Stato assuma il controllo della loro produzione e distribuzione, attraverso una certificazione del tipo utilizzato per i tabacchi.
Per depenalizzazione dell'uso personale delle droghe leggere: l'esclusione della fattispecie di reato che punisce la mera detenzione delle droghe leggere. Ciò posto, a mio parere, è evidente che (tutte) le droghe fanno comunque male e portano ad inevitabili conseguenze associate a notevoli costi socio-sanitari.
Pertanto, la facilitazione e diffusione anche controllata di droghe potrebbero “bruciare” il futuro di intere generazioni. L'uso di droghe libere, a casa e a scuola, riduce la capacità di apprendimento dei ragazzi oltre che il loro senso critico. Rendere normale l’uso di droga allontana indubbiamente i ragazzi dalla consapevolezza di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, rendendo oltremodo arduo l'impegno della famiglia e di tanti operatori del settore. In sintesi, ritornando alla classificazione iniziale, ritengo che la liberalizzazione delle droghe costituisca un grave errore poiché permettere che chiunque possa farne commercio senza un sufficiente controllo dello Stato risulterebbe dannoso per la stessa convivenza civile, creando peraltro lobby e interessi malsani! Può anche darsi che la legalizzazione potrebbe ottenere il beneficio di un maggiore controllo, ma dovrebbe necessariamente essere accompagnata da una campagna informativa capillare e convinta sulla sensibilizzazione contro l'utilizzo della droga. Anche in questo caso intravedo nondimeno importanti effetti socio-sanitari, con il conseguente aumento dei relativi costi, nonché la nascita di un turismo della droga e l'inevitabile aumento della possibilità che molti giovani, a seguito della dipendenza, si avvicinino alle droghe pesanti.

Pertanto, anche quest'ultimo aspetto è da valutare attentamente e non solo sotto il profilo dei costi e benefici. Proposta più accettabile è la depenalizzazione dell'uso personale di modeste dosi di droghe leggere. Quest'ultima ipotesi ritengo sia da sviluppare e valutare in concomitanza con una adeguata campagna di contrasto all'uso, che agisca sui canali della formazione e della prevenzione.  Ma per dirla tutta, credo cha alla fine i grandi sponsor della liberalizzazione delle droghe leggere siano soprattutto alcune lobby finanziarie e banche che vogliano in tutti i modi mettere le mani sull’enorme flusso di denaro che circola in questo immenso business.
Infatti l’amministrazione Americana ha diramato delle disposizioni alle loro banche per permettere l’offerta di servizi ai produttori di marijuana.
Con la presente non voglio passare per un severo proibizionista, ma da genitore dico che non possiamo arrenderci passivamente alla logica consumistica che tende a farci diventare tutti polli di allevamento che debbono solo consumare prodotti, spesso fortemente dannosi come le droghe"

Fonte: Provincia di Firenze - Ufficio Stampa

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