L'Università non ha dubbi: "Meglio i cavalli e i carretti dei mezzi meccanici per l'operazione spiagge pulite". Ecco i casi del parco Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli

Rifiuti spiaggiati (foto D. Ceccarelli)

Rifiuti spiaggiati (foto D. Ceccarelli)

La questione si propone ogni vigilia d’estate: come pulire le spiagge dai rifiuti di ogni genere che vengono portati dalle mareggiate? Come rimuovere ad esempio plastiche, contenitori metallici e frammenti di vetro rispettando il più possibile l’ecosistema in cui si opera?

Per rispondere a queste domande, Daniela Ciccarelli e Gianni Bedini, due ricercatori del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa hanno condotto uno studio sulla spiaggia del Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli. La sperimentazione, finanziata dallo stesso Parco, si è svolta nel maggio 2012 e il risultato è stato che carretti trainati da cavalli specificatamente addestrati sono molto più adatti dei mezzi meccanici.

“Questa nuova metodica – hanno spiegato Daniela Ciccarelli e Gianni Bedini - è stata messa in pratica per la prima volta sul litorale del Parco nella riserva della Lecciona, tra Viareggio e Marina di Torre del Lago e il nostro obiettivo era di verificare l'impatto dei vari sistemi di pulizia sulla vegetazione della fascia litoranea compresa tra la battigia e le prime dune”.

L'area studiata è stata quindi divisa in tre settori: uno è stato pulito con mezzi meccanici, in un altro sono stati usati gli animali, mentre il terzo è stato utilizzato come zona di controllo e non ha subito alcun intervento.

“I risultati – hanno concluso i due ricercatori dell’Ateneo pisano - hanno evidenziato come la pulizia manuale attuata con l’ausilio dei cavalli non alteri la vegetazione, di contro quella meccanica ha comportato, con l’asportazione di tutto il materiale spiaggiato, la totale eradicazione della vegetazione.

E dunque, anche se sarà necessario approfondire le indagini per monitorare gli effetti a lungo termine prima di estendere questo metodo ad altre spiagge toscane, la conclusione è che la pulizia meccanica dovrebbe essere ridotta spazialmente e temporalmente quanto più possibile, mentre quella con l’ausilio dei cavalli può essere attuata senza pregiudizio per la vegetazione presente”.

La soldanella di mare (foto P. Montagnini)

La soldanella di mare (foto P. Montagnini)

Fonte: Università di Pisa

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