Sandro Pertini, a 25 anni dalla scomparsa uno spettacolo teatrale

Sandro Pertini

Sandro Pertini

Oggi martedì 24 febbraio ricorre il 25° anniversario della scomparsa di Sandro Pertini, settimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985.
Sandro Pertini definito dai molti come il Presidente più amato dagli italiani rivoluzionò radicalmente il ruolo del Presidente della Repubblica aprendo al pubblico le porte del Quirinale in particolare alle scolaresche e riavvicinando i cittadini alle Istituzioni così pesantemente messe in crisi in quegli anni di piombo.
Partecipò attivamente alla vita sociale e agli eventi che accaddero nel suo settennato nel quale lo abbiamo conosciuto meglio, gli abbiamo voluto bene, lo abbiamo ammirato e seguito per la sua concezione semplice, popolare della politica, la sua passionalità, il suo essere schietto, irascibile, a volte burbero, ma anche dolce, la sua etica, il suo grande esempio di onestà. Lo abbiamo visto impegnato fra i giovani, nelle scuole, nella società civile, dando vita a iniziative solidali, ad incontri di riflessione, e di studio attraverso i quali non dimenticare mai quello che è stato il prezzo della libertà.
Ricordiamo la sua visita nell’Irpinia terremotata, il suo impegno per far luce sulla strage di Bologna, la sua partecipazione ai funerali del Gen. Della Chiesa e a quelli di Enrico Berlinguer, lo abbiamo visto seguire direttamente la triste vicenda del piccolo Alfredino Rampi fino a vederlo gioire nella finale del Mondiale di calcio in Spagna.
Celebri molte delle sue frasi fra cui ci piace ricordarne due sui giovani nei quali credeva molto. La prima nel messaggio di fine anno 1978 agli italiani: “I giovani non hanno bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”. La seconda verso la fine del settennato in un incontro al Quirinale "Voi giovani non venite meno all'impegno per la giustizia e la libertà, non scendete a compromessi, difendete la vostra dignità, costi quello che costi!".
Parole profetiche e attuali che  hanno una grande validità specialmente in questo momento storico di crisi economica ma soprattutto di crisi culturale e sociale. Come non ricordare anche il suo determinante ruolo politico e istituzionale quale componente dell’Assemblea Costituente, parlamentare socialista e Presidente della Camera dei Deputati dal 1968 al 1976.
Infine, ma non ultima, è doveroso richiamare la sua lotta antifascista con l’esilio in Francia, la detenzione per nove anni nelle carceri italiane ed il confino a Ventotene. Membro del CLN partecipò attivamente alla liberazione di Roma, Firenze e Milano dove il 25 aprile 1945 nel noto discorso in Piazza Duomo incitò i milanesi allo sciopero generale contro i tedeschi terminando con la celebre frase “arrendersi o perire”.
Per celebrare questo anniversario e ricordare la figura di Sandro Pertini, l’Associazione Ricreativa Culturale Sandro Pertini di Perignano, il Circolo Culturale Il Confronto di Pontedera insieme al Centro Pastorale Madre Teresa di Calcutta di Perignano e alla Fondazione Sandro Pertini e con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Casciana Terme Lari hanno organizzato per Venerdì 27 febbraio 2015 ore 21.15 presso il Centro Madre Teresa di Calcutta in Perignano una serata con lo spettacolo “Quell’uomo, chiamato Pertini” prodotto dalla Associazione Pensiero Socialista di Lastra a Signa da una idea di Pietro Milanesi.
Uno spettacolo musicale teatrale che alternerà filmati, letture e canzoni sulla nostra storia di italiani ripercorsa attraverso le vicende private di un uomo pubblico. La serata sarà introdotta brevemente dagli interventi di Umberto Voltolina, cognato di Sandro Pertini e Presidente della Fondazione Sandro Pertini da don Armando Zappolini e dal Sindaco di Casciana Terme Lari, Mirko Terreni.
Ingresso gratuito.
LOC PERTINI

Fonte: Ufficio Stampa

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