Trovata morta nuda sul letto a Querce, arrestato il marito di Marinella Bertozzi

Giacomo Benvenuti

Giacomo Benvenuti di Santa Croce sull’Arno, 39enne operaio conciario, marito di Marinella Bertozzi, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Firenze. L'uomo era indagato per omicidio aggravato e maltrattamenti in famiglia. La donna, 50 anni, era stata trovata morta nuda nel suo letto lo scorso 30 ottobre a Querce, frazione di Fucecchio. Si era pensato a una morte naturale, poi gli inquirenti hanno avviato tutta una serie di indagini.

A presentare denuncia contro ignoti era stato Roberto Bertozzi, fratello della donna. Secondo i riscontri del medico legale, la presenza di ematomi avrebbe mostrato una possibile morte per cause non naturali. Nel frattempo erano stati disposti degli accertamenti tecnici non ripetibili all’interno della villa sotto sequestro di via delle Ceppate.

L'autopsia ha rivelato che è stato causato da un arresto cardiaco conseguente a fratture e contusioni interne.

Giacomo Benvenuti, è stato fermato stamani dai militari nella fabbrica conciaria di Santa Croce sull'Arno dove lavora in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip Alessandro Moneti su richiesta del pm Sandro Cutrignelli.

L'IPOTESI DEGLI INVESTIGATORI

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, fin dai tempi del loro fidanzamento l'operaio avrebbe avuto comportamenti aggressivi verso la donna con continui maltrattamenti e percosse volte a ridurla in un totale stato di sottomissione. La sera del 30 ottobre l'uomo avrebbe telefonato alla moglie, che si trovava in un locale vicino a casa, minacciandola. Secondo alcuni testimoni, lei si sarebbe lasciata sfuggire la frase 'questa volta le gambe non ce le levo'.

Una volta rientrata a casa, il marito l'avrebbe colpita con calci, pugni e oggetti contundenti fino a provocarne fratture e lesioni ad organi vitali. Nella casa, sottoposta a sequestro nei mesi scorsi, la scientifica dei carabinieri ha trovato numerosi oggetti con tracce ematiche, tra cui un manico di scopa metallico spezzato in due parti. Tracce biologiche di sangue e fluidi corporei sono state trovate sulle pareti dell'abitazione e sui pavimenti.

Le indagini sono state avviate dopo una serie di dichiarazioni considerate incongruenti rilasciate dall'uomo e a seguito della denuncia presentata dal fratello della vittima. Accertamenti sono in corso per stabilire eventuali responsabilità dei sanitari intervenuti in un primo momento che avevano scambiato l'evento per una morte naturale.

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