Legge regionale sulla casa, Sgherri: "Si va nella direzione sbagliata"

Monica Sgherri

"Spostare la natura della vocazione dell’edilizia residenziale pubblica dal bisogno casa tout court – di cui proprio oggi c’è un aumento esponenziale – a quella del disagio sociale. Cioè spostare la priorità di chi potrà accedere agli alloggi pubblici.

Un cambio di architrave che non convince assolutamente.

Questa la filosofia della nuova legge, che va a modificare la 96/96, certo bisognosa di aggiustamenti ma che era ed è una buona legge".

Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e capogruppo in Consiglio Regionale. Per i casi di disagio sociale – prosegue Sgherri – certo si devono dare delle risposte (es. emergenze, nuclei con portatori di handicap o anziani) ma con la crisi il tema del bisogno casa tout court non è certo ridotto ma esploso – ad esempio sfratti per finita locazione esecutivi o per morosità incolpevole, causati spesso per la perdita del lavoro, insomma l’esplodere del bisogno casa per famiglie sempre più numerose sotto la soglia di povertà – quindi questo avrebbe dovuto continuare ad essere la priorità e conseguentemente avere punteggi in graduatoria per accedere effettivamente agli alloggi pubblici, invece si “confina” in una riserva del 25%  del patrimonio.

Positivo invece che l’aula abbia approvato un mio emendamento (sottoscritto anche dal consigliere Marini) dove si sana il fatto che dopo il periodo  (3 anni più tre anni) di utilizzo possibile questi casi non acquisivano per questo punteggi per le graduatorie. Con l’emendamento approvato questo avverrà

Anche altri emendamenti da me (firmati anche dal Consigliere Marini) presentati sono stati accolti già in commissione, ma non cambiano la “cifra” non condivisibile di questa legge.

Condiviso l’emendamento di sospensione per al massimo un anno dell’applicazione dell’ISEE (avevamo proiezioni della sua applicazione assolutamente preoccupanti) mentre ritengo profondamente sbagliato l’aumento del canone minimo da 10 a 40 euro: sempre di più le famiglie sotto la soglia di povertà, che difficilmente avranno possibilità di migliorare la propria condizione, e già sono pesanti i 10 euro!

Un quadro quindi – quello di questa nuova legge – che cambia sostanzialmente strada su quale debba essere la priorità, quella del bisogno casa tout court, che proprio in questi tempi è sempre più diffuso e drammatico! Mentre sostanzialmente finiti i fondi Gescal non si è più investito in questo primario ambito per avere una reale vita dignitosa!

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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