I Navajo e l'Africa al liceo 'Virgilio': due culture a confronto

La visita di Anthony Anaya Gorman e Derek Miller al liceo 'Virgilio' di Empoli

Il giorno 21 Aprile 2015, il Liceo Virgilio di Empoli ha avuto l’onore di accogliere due ospiti speciali, il Dott. Anthony Anaya Gorman e il Signor Derek Miller , e l’opportunità di confrontarsi con le loro culture completamente diverse dalla nostra.

Infatti, il primo ospite, appartenente alla tribù dei Navajo, ha illustrato le usanze e le credenze della sua comunità portando anche manufatti tradizionali che, oltre alla loro funzionalità pratica, implicano significati mistici legati all’antichità del popolo nativo americano.

''Non mi ha colpito tanto incontrare un Navajo, alla fine un uomo è pur sempre un uomo. - afferma Daniele Mansaku, rappresentante dell'istituto - Ciò che invece mi ha sbalordito è ciò che si annida nelle origini Navajo: la voglia di essere positivi e vivere, di essere forti e la consapevolezza che una via d'uscita, per quanto possa essere difficile trovarla, c'è sempre.

E non sarebbe tanto una cosa importante, forse, se a dirlo fosse una persona qualunque, ma quando un Navajo dopo miriadi di colpi bassi, la marcia forzata per le praterie di mezzo continente e il confinamento in una terra incoltivabile da parte dei coloni europei, continua a cercare il bene dentro se stesso e negli altri non si può far altro che ammirare la forza di questa grande tribù. Una grande famiglia, quella Navajo, che ha sempre cercato di migliorare il futuro e di collaborare piuttosto che cambiare il passato e portare rancore. '' There is always a way out ", i Navajo l'hanno trovata.''

Una curiosità che ha colpito i ragazzi è stata la partecipazione dei Navajo alla II Guerra Mondiale: la loro lingua venne, infatti, usata come codice dagli Americani per comunicare tra di loro, e rimane tuttora indecifrabile.

Durante la seconda parte della conferenza, il Signor Miller ha presentato i caratteri generali dell’organizzazione NEPAD (New Partnership for Africa’s Development – ovvero la Nuova Associazione per lo Sviluppo in Africa). Lo scopo di quest’organizzazione, oltre a sensibilizzare le persone alla solidarietà nei confronti dei Paesi africani, è trovare metodi con cui questi Paesi possano essere autosufficienti e intervenire nelle sfide più gravi che il continente deve affrontare, come la povertà.

Il Sig. Miller ha sottolineato che la questione più grande non è il bisogno di soldi, ma piutttosto, il fatto che ai Paesi sottosviluppati non vengano insegnate strategie con cui riuscirebbero a rendersi indipendenti economicamente, tantomeno ad agire nelle problematiche sociali, di conseguenza, molti Paesi rimangono esclusi dall’economia mondiale in uno stato di grave arretratezza. E’ stato dimostrato che alcuni governi locali, anziché investire i soldi nelle necessità del popolo e dello Stato, li manipolano e, ovviamente, non finiscono nel settore a cui erano destinati.

I ragazzi presenti alla conferenza hanno ricevuto il messaggio con entusiasmo e sono stati colpiti dalle immagini mostrate nella presentazione. Infine, tutti coloro presenti sono stati sollecitati a prendere coscienza delle informazioni mostrate e capire in quale modo possono agire, anche se a livello locale, per contribuire all’eliminazione della povertà di modo che le generazioni future possano vivere con meno problemi da affrontare.

Quest’incontro, oltre ad avere un carattere informativo, ha fatto comprendere ai ragazzi che l’hanno seguito, l’importanza del confronto con delle realtà molto diverse da quelle con le quali hanno a che fare nella loro quotidianità, con la speranza di aver arricchito delle menti giovani, aperte, e soprattutto curiose, degli studenti e delle studentesse del Liceo Virgilio.

Sara Caverni,Chelsea Jane Abrahams e Daniele Mansaku

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