Martini (Fdi): "I livelli essenziali di assistenza devono essere garantiti, la mancanza di risorse è un falso alibi"

Alessandro Martini

Nelle Istituzioni del nostro Paese, dal Parlamento ai Comuni passando per le Regioni, è in atto un pericolosissimo " negazionismo " nei confronti dei diritti esigibili, pienamente vigenti per le persone non autosufficienti, a cui occorre opporci con determinazione.

Nell’articolo 6 del Patto per la Salute , siglato tra Governo e Regioni , che è oggetto di contenzioso al TAR del Lazio, viene stabilito che le prestazioni si fanno «nei limiti delle risorse messe a disposizione».

Pertanto, secondo tale provvedimento, è sufficiente che le istituzioni non stanzino le risorse necessarie per non erogare prestazioni che sono diritti esigibili!

Alcune amministrazioni comunali, trincerandosi dietro la mancanza di disponibilità economica, già calpestano diritti vigenti dei cittadini non autosufficienti e diversamente abili.

Così, nel Comune di Scandicci, per esempio, viene negato il trasporto verso i centri diurni riabilitativi, che sono ragione di vita per disabili gravi; viene ridotta fortemente l‘assistenza domiciliare a tre ore la settimana per persone allettate, non in grado di fare ogni piccolo movimento, ecc…ecc.

Da recenti sentenze del TAR (Tar Piemonte), è stato ribadito che i Comuni non possono negare o ritardare gli interventi rivolti alle persone non autosufficienti, affermando di non avere la disponibilità di adeguate risorse economiche .

E’ bene precisare e ricordare che, gli Enti locali sono “immediatamente tenuti a far fronte ai suddetti oneri , (…) essendo stati vincolati , ad applicare una disposizione immediatamente precettiva , introdotta a tutela ,di una fascia di popolazione particolarmente debole”.

L’obbligo dell’attuazione dei Lea, da parte di Regione e Comuni, è sancito dall’articolo 117 della Costituzione e rientra fra “i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”.

Sentiamo molti amministratori, riferendosi ai migranti, parlare della Convenzione Onu sui diritti dell’uomo, ma mai nessuno di questi politici, così sensibili al benessere degli esseri umani, dice che tra le Convenzioni delle Nazioni Unite, c’e’ anche quella ratificata dall’Italia con legge n. 18/2009, sui diritti delle persone con disabilità.

Aggiungo che questi cittadini disabili gravi possono contare solo su una pensione di invalidità di 264 euro al mese, che si esaurisce rapidamente per visite e medicinali, e per le spese indispensabili per la persona come vestiti, parrucchiere, ecc.

Da dove, dovrebbero tirare fuori i soldi, per i servizi che gli spettano per diritto?

Già, perché nessuno ci hai mai ancora spiegato perché, se un migrante necessita di 35 euro al giorno, un disabile grave debba invece campare con 9 euro al giorno

Invito il Consiglio comunale di Scandicci ad approvare l’adesione alla petizione popolare nazionale per le prestazioni socio-sanitarie domiciliari previste dai Lea, mettendomi a disposizione di quei consiglieri che vorranno presentare un ordine del giorno in tal senso.

Alessandro Martini, Responsabile Dip. Politiche sociali prov. Firenze – Fratelli d’Italia

Tutte le notizie di Scandicci

<< Indietro
torna a inizio pagina