Dante e i progetti su Dante: una mostra in Palazzo Strozzi, una nella Basilica di San Lorenzo e una pubblicazione

Palazzo Strozzi

Firenze, bellezza e arte espressione del rapporto con l’Infinito. In occasione del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (9-13 novembre 2015), dal tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, l’Arcidiocesi di Firenze promuove una serie di eventi culturali per accogliere i delegati ed offrire loro la possibilità di impattarsi con la bellezza di Firenze, dove cultura e carità non sono mai state disgiunte, e dove l’arte è espressione del rapporto con l’Infinito che si è fatto Uomo.

Un’importante occasione, rivolta anche a tutti i cittadini e ai turisti che visitano la città, per evidenziare come l’esperienza vissuta del Fatto cristiano sia all’origine della produzione artistica che ha reso unica al mondo questa città nell’Umanesimo e quali oggi siano le testimonianze artistiche recenti e contemporanee che nascono dal non censurare l’anelito, la ricerca e il legame con l’Infinito nell’arte e nella poesia.

È dunque questo il filo rosso che lega le due mostre Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana” in programma a Palazzo Strozzi e “Si fece carne. L’arte contemporanea e il sacro” allestita nella Basilica di San Lorenzo, ma anche l’evento “Dante | 750 legato con amore in un volume / ciò che per l'universo si squaderna”in programma a Santa Croce e la pubblicazione “Icone dell'uomo. Arte e fede a Firenze nel Rinascimento”.

Firenze “città della bellezza”, come l’ha definita lui stesso, si presenterà anche così a Papa Francesco che arriverà il 10 novembre in occasione del Convegno.

“La fede non può rinunciare in ogni tempo a dirsi nelle forme dell’arte e l’arte non può fare a meno di pensarsi nei termini della trascendenza e del confronto con le religioni in quanto esperienze di cultura. – sottolinea l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori.  La serie di eventi che l’Arcidiocesi propone in occasione del Convegno, dedicato al tema del rapporto tra fede cristiana e umanesimo, stanno a dimostrare questo Le esposizioni che presentiamo mostrano come tra arte e sacro non sia possibile l’ignoranza. Il filo a volte sottile, magari pieno di nodi e di asperità, è sempre stato e continua ad essere teso tra questi due poli e rivela il bisogno che hanno l’uno dell’altro. È nella natura dell’arte una dimensione sacra ineliminabile, in quanto essa è per sua vocazione chiamata ad aprire al mistero, ad anelare a una redenzione, anche nel momento della denuncia più radicale. Questi eventi, inoltre, vogliono raccontare ai convegnisti, ma non solo, il vero volto di Firenze dove bellezza, cultura e carità sono sempre state legate e nascono insieme, così come sono nate negli stessi anni del tredicesimo secolo la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e la Confraternita della Misericordia. Nei mesi scorsi – conclude il card. Betori - abbiamo già presentato la ‘Casa della Carità’ primo gesto concreto verso il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale. Il condominio solidale, che nascerà nel quartiere di Novoli alla periferia della città, potrà ospitare anziani soli e sarà destinato a servizi per persone svantaggiate e in disagio sociale. Questa opera si inserisce dunque nella lunga tradizione caritativa della città e dice ancora oggi che il volto di Firenze è la cura dell’umano”

La mostra Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana” (Palazzo Strozzi, 26 settembre 2015-24 gennaio 2016) a cura di Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Ludovica Sebregondi e Carlo Sisi è un eccezionale percorso di opere dedicato alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro tra metà Ottocento e metà Novecento. Protagonisti capolavori di artisti italiani come Gaetano Previati, Felice Casorati, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Emilio Vedova, e internazionali comeVincent van Gogh, Jean-François Millet, Edvard Munch, Pablo Picasso, Max Ernst, Georges Rouault, Henri Matisse.

L’esposizione mostra in particolare come il dialogo tra arte e fede non si sia mai interrotto anche nei periodi più critici, come quelli presi in considerazione. Grandi protagoniste della mostra sono celebri opere come l’Angelus di Jean-François Millet, eccezionale prestito dal Musée d’Orsay di Parigi, la Pietà di Vincent van Gogh dei Musei Vaticani, la Crocifissione di Renato Guttuso delle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, la Crocifissione bianca di Marc Chagall, proveniente dal The Art Institute Museum di Chicago.

Opere celebri studiate da un punto di vista inedito sono presentate accanto ad altre di artisti oggi meno noti, il cui lavoro ha tuttavia contribuito a determinare il ricco e complesso panorama dell’arte moderna, non solo sacra. Un’analisi raramente affrontata nella sua complessità.

è invece allestita nei suggestivi spazi sotterranei della Basilica di San Lorenzo la mostra “Si fece carne. L’arte contemporanea e il sacro” (9 ottobre 2015 -  9 gennaio 2016) curata da Federica Chezzi e mons Timothy Verdon.

La mostra intende porre l’attenzione sulle produzioni di artisti viventi, di riconosciuta fama nazionale ed internazionale, che si sono confrontati esplicitamente con l’Avvenimento cristiano attraverso opere di vario genere (tele, sculture, e oggetti di devozione).

Divisa in tre sezioni la rassegna presenta le opere di alcuni tra i più grandi nomi del panorama internazionale: dalla serie Ex Voto di Nan Goldin alla Via Crucis di Adrian Paci, dalle videoinstallazioni Via dolorosa di Mark Wallinger alle installazioni di Mimmo Paladino, fino alla serie ‘squillante’ dedicata alle chiese post concilio del francese Fabrice Fouillet e ai ‘neri’ severi delle cattedrali gotiche di Gianni Ferrero Merlino.

Fanno parte della seconda sezione alcuni dei nomi più noti tra gli artisti presenti in Toscana o che della regione hanno fatto la loro patria d’elezione, a partire da un maestro riconosciuto come Giuliano Vangi. La terza sezione è infine dedicata alle opere realizzate dai nomi più noti del panorama italiano per accompagnare i testi sacri del Nuovo Lezionario CEI: tra questi figurano nomi quali Mario Ceroli, Sandro Chia, Emilio Isgrò, Giulio Paolini, Ettore Spalletti, solo per citarne alcuni.

è dedicato al 750esimo anniversario della nascita del Sommo Poeta l’evento / spettacolo “Dante | 750 legato con amore in un volume / ciò che per l'universo si squaderna” (9-14 novembre 2015), a cura dell’Associazione culturale Culter con Tempo Reale e Aqua Flor Firenze, realizzato nel Complesso Monumentale di Santa Croce, con più di 500 persone protagoniste. Il progetto è realizzato grazie all’Arcidiocesi di Firenze e in collaborazione con Opera di Santa Croce.

Firenze, durante il Convegno Ecclesiale Nazionale, che ha per tema il nuovo Umanesimo, rende omaggio a quel ‘signore dell’altissimo canto’, come felicemente fu appellato da Papa Paolo VI nella Lettera Apostolica a lui dedicata nel 1965. Dante, più di ogni altro poeta, ha saputo raccontare il viaggio, alla ricerca della verità e della fede, dell’uomo la cui intrinseca natura è fatta come dice egli stesso per “trasumanar”.

Il pubblico in piccoli gruppi verrà accompagnato lungo tre diversi ambienti a cui corrisponderanno tre differenti esperienze sensoriali: il Famedio, la Sacrestia (che ospita il Crocifisso di Cimabue) e la Cappella dei Pazzi, ognuno dedicato a  una Cantica della Divina Commedia e caratterizzato da una specifica timbrica acustica e olfattiva.

Gruppi di persone fra cui personalità della vita pubblica e dello spettacolo, detenuti, persone comuni, ragazzi, bambini, stranieri popoleranno le tre cantiche recitando per il passante / spettatore alcune terzina della Divina Commedia.

La pubblicazione “Icone dell'uomo. Arte e fede a Firenze nel Rinascimento”, curata daCristina Acidini, Antonio Natali, Antonio Paolucci e Timothy Verdon per le Edizioni Mandragora, vuole avere un taglio complementare rispetto al tema del Convegno “In Gesù Cristo il nuovo Umanesimo”. Il testo, riccamente illustrato, suggerisce il senso sia cristiano che umanistico di 20 capolavori d’arte e d’architettura del Rinascimento fiorentino, da Giotto a Michelangelo. Il volume contribuisce alla lettura dei tesori di Firenze sottolineando che l’arte fiorentina è in primo luogo cristiana: chiese, affreschi, statue, tele testimoniano la fede nel Figlio di Dio fatto uomo.

Nella pubblicazione immagini e brevi testi propongono capolavori del periodo del Rinascimento, con brevi cenni storici e interpretativi, come stimoli al processo oggi in corso di riconsiderazione del significato dell’umano

Fra le opere selezionate: David, Tondo Doni e Pietà di Michelangelo, Cenacolo di Andrea del Castagno, Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci, Madonna delle Arpie di Andrea del Sarto, Ospedale degli Innocenti di Filippo Brunelleschi, Maestà di Ognissanti di Giotto, Cantoria di Luca della Robbia e La Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti.

Un omaggio per i 750 anni della nascita di Dante

Dante | 750legato con amore in un volume / ciò che per l'universo si squaderna è la messa in scena dei paesaggi descritti da Dante nella Divina Commedia: uno spettacolo itinerante all'interno del Complesso di Santa Croce, che vede come protagonisti più di 500 persone.

Il pubblico in piccoli gruppi verrà accompagnato lungo tre diversi ambienti a cui corrisponderanno tre differenti esperienze sensoriali: il Famedio, la Sacrestia (che ospita il Crocifisso di Cimabue) e la Cappella dei Pazzi, ognuno dedicato a  una Cantica della Divina Commedia e caratterizzato da una specifica timbrica acustica e olfattiva. Dalla lugubre e opprimente tensione dell’Inferno in cui i dannati vivono senza sperare e senza poter raccontare la propria storia, se non a Dante e per una sola volta nell’eternità, si passa nel Purgatorio alla gloria della Natura, riflesso terrestre e materiale dell’armonia divina per poi arrivare a contemplare attraverso il riflesso la luce di Dio e infine, nell’abbaglio, venir meno. Gruppi di persone fra cui personalità della vita pubblica e dello spettacolo, detenuti, persone comuni, ragazzi, bambini, stranieri popoleranno le tre cantiche recitando per il passante / spettatore alcune terzina della Divina Commedia.

Un grande progetto a cui le persone partecipano, dando vita a un affresco corale e popolare che reinterpreta i paesaggi sonori e sensoriali della Divina Commedia, rendendo percepibili allo spettatore i suoni, i rumori e gli odori descritti da Dante.

Il progetto realizzato grazie all’Arcidiocesi di Firenze e in collaborazione con Opera di Santa Croce, sarà presentato in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale dal titolo “In Gesù Cristo il nuovo Umanesimo”. In quest’occasione si è voluto rendere omaggio al ‘signore dell’altissimo canto’ - come Dante felicemente fu definito da papa Paolo VI nella Lettera Apostolica del 1965 - al poeta che più di ogni altro ha saputo raccontare il viaggio, alla ricerca della verità e della fede, dell’uomo la cui intrinseca natura è fatta come dice egli stesso per “trasumanar”.

Il progetto si avvale della collaborazione con realtà artistiche e di artigianato d’eccellenza del nostro territorio: a Tempo Reale, il centro di ricerca, produzione e didattica musicale, fondato da Luciano Berio, è affidato il progetto sonoro ed elettroacustico, mentre Sileno Cheloni “naso” di AquaFlor Firenze la bottega del profumo dedicata alla manifattura artigianale di essenze, curerà il percorso olfattivo lungo le tre cantiche. Livia & Ruth proporanno un allestimento floreale utilizzando elementi naturali e spontanei.

Si ringrazia la Comunità Francescana di Santa Croce

Dal 24 settembre 2015 al 24 gennaio 2016 Palazzo Strozzi a Firenze ospita Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana, un’eccezionale mostra dedicata alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro tra metà Ottocento e metà Novecento attraverso oltre novanta opere di celebri artisti italiani, tra cui Gaetano Previati, Felice Casorati, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Emilio Vedova, e internazionali come Vincent van Gogh, Jean-François Millet, Edvard Munch, Pablo Picasso, Max Ernst, Georges Rouault, Henri Matisse.

Dalla pittura realista di Morelli all’informale di Vedova, dal Divisionismo di Previati al Simbolismo di Redon, fino all’Espressionismo di Munch o le sperimentazioni del Futurismo, la mostra analizza e contestualizza quasi un secolo di arte sacra moderna, da metà Ottocento  agli anni cinquanta del Novecento, sottolineando attualizzazioni, tendenze diverse e talvolta conflitti nel rapporto fra arte e sentimento del sacro.

Grandi protagoniste della mostra sono celebri opere come l’Angelus di Jean-François Millet, eccezionale prestito dal Musée d’Orsay di Parigi, la Pietà di Vincent van Gogh dei Musei Vaticani, la Crocifissione di Renato Guttuso delle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, la Crocifissione bianca di Marc Chagall, proveniente dal The Art Institute Museum di Chicago. Attraverso sezioni dedicate ai temi centrali della riflessione religiosa e artistica, Bellezza divina costituisce un’occasione straordinaria per confrontare insieme opere celeberrime studiate da un punto di vista inedito, presentate accanto ad altre di artisti oggi meno noti, il cui lavoro ha contribuito a determinare il ricco e complesso panorama dell’arte moderna, non solo sacra.

L’esposizione nasce da una collaborazione della Fondazione Palazzo Strozzi con l’Arcidiocesi di Firenze, l’Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e i Musei Vaticani, e si inserisce nell’ambito delle manifestazioni organizzate in occasione del V Convegno Ecclesiale Nazionale, che si terrà a Firenze tra il 9 e il 13 novembre 2015 e al quale interverrà anche papa Francesco.

 

Fonte: Ufficio stampa Arcidiocesi di Firenze

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