"La libertà è la nostra 'Fortezza'" è l'iniziativa a supporto della ragazza stuprata

La libertà è la nostra “Fortezza”. È questo il nome dell’iniziativa che domani, martedì 28 luglio alle 21, si svolgerà in Piazza Bambine e Bambini di Beslan.

La manifestazione – illustra il consigliere Pd Alessio Rossi – è promossa da molte associazioni trasversali, politiche e sociali, femministe, lgbt e altro. La manifestazione, oltre a ricevere l’adesione di tante personalità e istituzioni, ha visto l’adesione di più di mille persone in poche ore.
Questa manifestazione è nata a seguito della discutibile sentenza di assoluzione dei sei ragazzi accusati di aver stuprato una ragazza alla Fortezza da Basso di Firenze nel 2008. Per i giudici della Corte d’appello la giovane ventitreenne denunciò il rapporto sessuale per “rimuovere” un suo “discutibile momento di debolezza e fragilità”.
Una sentenza con molti giudizi morali, la ragazza è stata definita come un soggetto fragile, promiscuo e bisessuale. Oltre a vivere l’orrore dello stupro è stata umiliata anche da chi aveva il compito di tutelarla!
Contro ogni discriminazione e contro una cultura sessista che giustifica uno stupro, le associazioni chiedono subito programmi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole, affinché si cresca consapevoli del proprio corpo, della sessualità e quella degli altri senza prevaricazione e violenza.

Io – aggiunge il consigliere Alessio Rossi – domani sera sarò là insieme a tante altre persone per manifestare vicinanza alla ragazza e perché le motivazioni della sentenza sono a mio avviso inaccettabili, sentenza in cui è stata processata lo stile di vita della vittima e non i carnefici. Concludo con le parole della ragazza sul suo blog dalle quali si comprende il profondo dolore di questa cicatrice che non si riesce a rimarginare:
Vorrei riuscire a scrivere qualcosa che abbia un senso, ma non posso perché un senso, questa vicenda, non ce l’ha.
Sono io la ragazza dello stupro della fortezza, sono io.
Esisto.
Nonostante abbia vissuto anni sotto shock, sia stata imbottita di psicofarmaci, abbia convissuto con attacchi di panico e incubi ricorrenti, abbia tentato il suicidio più e più volte, abbia dovuto ricostruire a stenti, briciola dopo briciola, frammento dopo frammento, la mia vita distrutta, maciullata dalla violenza: la violenza che mi è stata arrecata quella notte, la violenza dei mille interrogatori della polizia, la violenza di 19 ore di processo in cui è stata dissezionata la mia vita dal tipo di mutande che porto al perché mi ritengo bisessuale.
Come potete immaginare che io mi senta adesso? Non riesco a descriverlo nemmeno io. La cosa più amara e dolorosa di questa vicenda è vedere come ogni volta che cerco con le mani e i denti di recuperare la mia vita, di reagire, di andare avanti, c’è sempre qualcosa che ritorna a ricordarmi che sì, sono stata stuprata.
Ogni maledetta volta, dopo aver lavorato su me stessa, cercato di elaborare il trauma, espulso da me i sensi di colpa introiettati, il fatto di sentirmi sbagliata, sporca, colpevole”.

Io domani sera sarò presente e parteciperò a questa iniziativa perché l’orientamento sessuale o lo stato della persona e altri fattori personali non possano essere pretesti o scusanti di azioni così tanto orribili.

Le consigliere PD, #laragazzadellafortezzasonoio

Sulla vicenda che tanto fa discutere in questi giorni, sull’episodio avvenuto alla Fortezza nel 2008, vogliamo affermare la necessità di mantenere alta l’attenzione rispetto a temi quali la libertà e l’autodeterminazione delle donne che riteniamo principi non derogabili né soggetti a giudizio alcuno.
La nostra solidarietà a tutte le persone che vengono giudicate per il loro stile di vita.
Ognuno deve essere libero di esprimere la propria personalità.
Ti siamo tutte vicine.
#laragazzadellafortezzasonoio

 

 

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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