Manifestazione alla Fortezza, Nicchi e Petraglia (Sel): "La sentenza ci porta indietro di decenni"

"Questa sera, a Firenze, scenderemo in piazza per la nostra libertà. Saremo in piazza, saremo tante e tanti per protestare contro le incredibili motivazioni che hanno portato a questa assoluzione. La ragazza non ha potuto opporre alcuna resistenza, subendo, in silenzio, la violenza che poi ha denunciato. Condannati in primo grado, gli imputati sono stati assolti in appello perchè il fatto non sussiste. E il fatto non sussiste perchè la corte, con una decisione che ci porta indietro di decenni, ha attribuito alla vittima la responsabilità di quello stupro, secondo una visione antica e maschilista di moralità".

Lo affermano le parlamentari toscane di Sinistra Ecologia e Libertà, on. Marisa Nicchi e sen. Alessia Petraglia, che questa sera prenderanno parte alla manifestazione contro le motivazioni che hanno portato all'assoluzione degli imputati per lo stupro avvenuto nel 2008 alla Fortezza da Basso".

 

"Il fatto che fosse ubriaca e incapace di reggersi in piedi da sola, come confermano molte testimonianze, e che i suoi ricordi fossero offuscati, anzichè rafforzare la tesi dello stupro, come avviene in altri paesi europei, è diventato argomento per insinuare una minore credibilità alla sua testimonianza e a dichiararla consenziente - proseguono - Del resto, si legge nel testo della sentenza, come potrebbe non essere consenziente, come potrebbe essere vittima di violenza una donna che ha una vita 'non lineare', 'un soggetto femminile fragile, ma al tempo stesso disinibito, creativo, in grado gestire la propria (bi)sessualità, di avere rapporti fisici occasionali'? A essere giudicata - concludono Nicchi e Petraglia - è stata la vita della ragazza, non i fatti di quella notte. Se l'è cercata e, in fondo, quanto accaduto era esattamente quello che voleva: ecco come, secondo i giudici, è andata. Ecco perchè, stasera, è importante esserci".

 

Fonte: SEL Toscana - Ufficio stampa

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