Emergenza profughi, il Comune: "Contrari a modelli che prevedano profitti dal patrimonio immobiliare e privi di un progetto sociale"

L’amministrazione comunale ribadisce, oggi, la sua contrarietà alla decisione presa dalla Prefettura di collocare 40 profughi all’interno di due strutture private nella zona dell’Oltreserchio: le prime 20 persone sono già state trasferite ieri (17 agosto) dal centro di prima accoglienza gestito dalla Croce Rossa in via delle Tagliate, mentre altre 20 persone saranno trasferite nei prossimi giorni.

“Abbiamo collaborato con grande senso di responsabilità – afferma l’assessore Antonio Sichi – per dare il nostro contributo ad una emergenza che ha caratteri sovranazionali e che dunque deve vedere impegnati tutti. A fronte di questa collaborazione, che ha portato il Comune di Lucca ad ospitare 84 persone che fuggono dai propri territori, dobbiamo tornare a constatare l’assoluto immobilismo da parte della maggioranza dei Comuni della provincia e dobbiamo registrare l’unilateralità della decisione assunta nelle ultime ore da parte della Prefettura, dopo che alla fine del mese di luglio avevamo condiviso un piano che prevedeva un’opera di sensibilizzazione nei confronti dei Comuni inadempienti. Solo a fronte di un’accoglienza condivisa da tutti, sarebbe stata valutata la nuova disponibilità del Comune di Lucca ad ospitare piccoli gruppi di profughi con una distribuzione omogenea e non concentrata in singole zone”.

“In questi anni di emergenza – prosegue Sichi nel suo intervento – l’amministrazione comunale ha infatti cercato di operare distribuendo in piccoli gruppi le persone accolte e facendo in modo di coinvolgere le associazioni e le varie realtà che sul territorio operano nel campo dell’emergenza sociale, così da poter aggiungere valore all’ospitalità attraverso specifici progetti di assistenza e inserimento. Queste sono a nostro avviso le condizioni essenziali per realizzare un’accoglienza sostenibile e non conflittuale e perciò siamo decisamente contrari a modelli che prevedano il trarre profitto dal possesso immobiliare e che trascurino completamente gli aspetti sociali legati all’emergenza”

L’amministrazione comunale chiede dunque alla Prefettura di rivedere, nei limiti del possibile, la scelta operata, in modo da poter riprendere la gestione condivisa di un’emergenza che ha caratteri di straordinaria tragicità.

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa

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