Inceneritore, il Comitato per la chiusura: "Basta alla scuse vergognose sull'incidente"

Lo sforamento attuale è la fotocopia di quello che si verificò nel 2007. Oggi stesso, i nostri due Avvocati  si riuniranno per le valutazioni e le conseguenti denunce penali. I cittadini sono sconcertati e indignati per aver scoperto che le analisi erano già note a Luglio, ma “refertate” con data fittizia del 31 Agosto: questo stratagemma era stato usato anche dai condannati Tibo e Cappocci che avevano scelleratamente esposto la cittadinanza a un maggiore inquinamento. Il Comitato, ricordando che è la “dose che fa il veleno” contesta la ridicola dichiarazione del sindaco sulla tempestività e responsabilità della Ladurner nella denuncia dello sforamento, trovandosi chiara smentita nella presenza di due analisi consecutive con sforamento dei valori limite.

Mangoni mente sapendo di mentire, ma anche altrettanto ridicola e paradossale appare la nota congiunta delle Amministrazioni proprietarie della società Cis che, come nella favola della Bella addormentata, si mettono oggi allo specchio per un maquillage, proponendo scuse autoreferenziali di “maggior efficienza, precauzione e responsabilità” della gestione, mancando però di fare la necessaria autocritica a difesa della Salute Pubblica. L’impianto è - per sua natura - intrisecamente pericoloso, risultando incontrollabile negli esiti del suo funzionamento affidato alla più completa casualità. Giova sul punto ricordare che Ladurner srl è affidataria di una gestione appaltata dagli stessi Comuni proprietari che ne sono paradossalmente ostaggi: si prenda oggi atto della costante pericolosità dimostrata e attestata in modo formale da numerosi incidenti, percome documentati e chissà quanti altri ignoti e non più rivelabili.

Basta con le vergognose scuse alla società CIS che si autogiustifica come gli pare e piace, senza alcuna sanzione o censura delle Amministrazioni proprietarie che agli incidenti offrono solo populistici appelli di circostanza, solo utili ad attenuare la riprovazione sociale. I Sindaci, dovrebbero controllare con rigore e costanza la gestione, non solo “auspicare”  di  porre in atto le iniziative affinchè non si ripeta l'incidente. A contorno del fatto, è da ricordare che anche l’indagine epidemiologica sulla salute delal cittadinanza è stata rinviata e procrastinata di altri sei mesi, ancorchè sia stata programmata da un lustro. Dunque, non è bastata la lezione portata dalla condanna del 2007? La pericolosità dell’impianto è sancita definitivamente dai fatti senza più alcuna giustificazione pratica grazie alle tecniche diffuse di differenziazione dei rifiuti.

Comitato Chiusura Inceneritore Montale

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