Scomparso l'Arcivescovo Plotti, il cordoglio di politica e associazioni

Alessandro Plotti

La morte dell'Arcivescovo Alessandro Plotti, avvenuta questa mattina al policlinico Gemelli di Roma, ha portato molti esponenti della politica e delle associazioni a ricordare la sua figura e a commemorarlo. In questo articolo una raccolta dei cordogli per la scomparsa dell'83enne vescovo della diocesi di Pisa.

Salvatore Pagliuca, presidente Unitalsi

"Mons. Plotti ha sempre sostenuto che il volontariato è una scelta profonda e permanente, per cui nell'Unitalsi deve essere sempre più sviluppata una dimensione vocazionale, ed affermava 'non basta proporsi, ma bisogna spiritualmente accogliere una chiamata ed un invito del Signore'. L'azione pastorale che svolge l'Unitalsi non può, dunque, prescindere da questa specifica ispirazione, che, se parte dal volontariato, diventa poi missione di servizio". Lo afferma Salvatore Pagliuca, presidente nazionale Unitalsi, ricordando che mons. Alessandro Plotti, è stato presidente dell'Unitalsi negli anni in cui l'associazione si "trasformava da magnifica organizzazione di pellegrinaggi in associazione ecclesiale pubblica", lasciando una "impronta profonda che ha racchiuso nel suo libro: Al servizio del malato. L'Unitalsi in prima linea. Su questi presupposti si è poi sviluppata l'azione associativa con l'attenzione soprattutto al malato in famiglia. Infatti, Mons. Plotti era convinto che fosse necessario creare una rete perché emergesse sempre più la centralità della famiglia provata dalla malattia e dalla disabilità. Importanti, allo scopo, sono anche le Case Famiglia, alternative preziose per aiutare quelle famiglie che non sono in grado di affrontare tale tipo di assistenza o che si pongono la domanda di chi si occuperà del proprio figlio/a quando loro non ci saranno più" e sulla scorta di questo suo convincimento favorì la nascita della Casa famiglia Cassiopea di Pisa", conclude la nota. 

La Conferenza Episcopale della Toscana

"La notizia della morte di mons. Alessandro Plotti è giunta improvvisa e ci addolora. I vescovi della Toscana ricordano l'amico e il confratello, il suo lungo episcopato a guida dell'arcidiocesi pisana e il contributo sempre stimolante al cammino della stessa Conferenza". Così, in una nota, la Conferenza episcopale Toscana nella quale Plotti, l'arcivesvo emerito di Pisa scomparso oggi, ebbe "un ruolo di primo piano: delegato per le vocazioni e i seminari, delegato per il diaconato permanente e poi per il clero, dal 1988 fu eletto come vicepresidente e poi, dal 2000 al 2006 quale presidente". Nella nota la Cet, ricordando anche che Plotti fu per alcuni anni vicepresidente della Cei, "rappresentando in essa l'intero episcopato della regione", "ha dato un consistente apporto alla crescita dello spirito collegiale e di condivisione all'interno della Conferenza episcopale toscana, promuovendo anche specifici momenti di incontro e di fraternità. Si è poi impegnato molto perché la stessa Cet assumesse un ruolo significativo e propositivo nei confronti delle istituzioni regionali e la società toscana in genere, attraverso un rapporto sempre rispettoso fatto di dialogo e collaborazione, dando vita a una stagione di convenzioni e accordi importanti per il bene comune". I vescovi toscani, conclude la nota, "innalzano al Signore della vita la loro preghiera in suffragio del confratello ed amico, affinchè sia pienamente partecipe della gioia promessa ai servitori fedeli del Vangelo".

Le comunità dell'università Cattolica

La comunità dell'università Cattolica ricorda "l'alto profilo umano e pastorale, l'esemplare impegno per la crescita dei giovani e per il bene dell'intero Ateneo", di mons. Alessandro Plotti. Lo afferma il rettore Franco Anelli, spiegando che "don Sandro, come monsignor Plotti era amichevolmente chiamato dai tanti medici del Gemelli, che negli anni Sessanta lo avevano conosciuto e apprezzato da giovani studenti dell'Università Cattolica, fu per 11 anni - dal 1961 al 1972 - il primo assistente spirituale, nonché docente di Teologia, nella neonata facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Ateneo del Sacro Cuore". "Con gli allora studenti della facoltà - afferma una nota - monsignor Plotti ha sempre mantenuto uno speciale legame e proprio nel "suo" Gemelli ha concluso la sua vita terrena".

Il sindaco di Pisa, Filippeschi

Monsignor Alessandro Plotti "era un riferimento nella Conferenza episcopale italiana, ascoltato e stimato". Lo afferma in una nota il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, esprimendo a nome della città il cordoglio per la morte del prelato avvenuta stamani a Roma. "E' stato un pastore - ha aggiunto - che ha interpretato la sua missione con coraggio, in tempi di profondo cambiamento, mentre la Chiesa viveva la transizione dalle vecchie divisioni del mondo alla globalizzazione dell'economia e dell'informazione". La diocesi pisana ha fatto sapere che le esequie di Plotti saranno celebrate domani alle 12 nella chiesa centrale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, mentre mercoledì la messa funebre sarà alle ore 11.30 nella Cattedrale di Pisa e nella mattinata di giovedì la comunità cristiana di Moltrasio (Como) gli renderà l'ultimo saluto prima della sua tumulazione nella tomba di famiglia. Il vescovo emerito, ha concluso Filippeschi, "ha cercato sempre di vedere il presente e il futuro prendendo parte, con lo sguardo degli ultimi secondo il Vangelo, con un'attenzione delicata quanto intransigente alle sofferenze sociali, delle persone, delle famiglie, delle collettività ed è stato un raffinato intellettuale, curioso e aperto, nel dialogo con i giovani". Cordoglio per la sua scomparsa è stato espresso in maniera pressoché unanime dalle forze politiche cittadine e dal deputato Paolo Fontanelli (Pd), a lungo sindaco durante il suo episcopato.

I consiglieri comunali di Pisa

La scomparsa di Alessandro Plotti mi rattrista profondamente - afferma il deputato questore della Camera ed ex sindaco di Pisa Paolo Fontanelli - , un uomo di grande sensibilità e cultura che ha guidato la comunità cristiana pisana per tanti anni. Un periodo lungo nel quale forte è stata la collaborazione con le istituzioni locali. Nel decennio del mio impegno di Sindaco della città ho potuto apprezzare le straordinarie qualità di Plotti. Era sempre attento a sostenere le ragioni dei più deboli. Pisa gli deve tanto e ha il dovere di ricordarlo nel modo migliore.

Grande commozione, anche tra i consiglieri comunali, ha suscitato la notizia della morte di Monsignor Alessandro Plotti.

“L'Arcivescovo Emerito Alessandro Plotti - ha dichiarato Ranieri Del Torto, Presidente del Consiglio Comunale, vedi foto allegata  - per i lunghi anni del suo ministero  ha accompagnato la città nei profondi mutamenti di questi tempi. Una presenza forte, decisa, che ha portato la Chiesa ad incontrare soprattutto coloro che più vivevano situazioni di disagio. Fu anche – ha poi concluso Del Torto - il Vescovo del dialogo ecumenico ed interreligioso e per questo mi voglio unire al cordoglio di tutta la Chiesa pisana che oggi piange il suo Vescovo ma che soprattutto rende grazie per aver incontrato, sul suo cammino, un Pastore di così alto valore morale”.

“Mi unisco al cordoglio e alla preghiera  - ha sottolineato Giovanni Garzella, capo gruppo in Consiglio Comunale di Forza Italia, Pdl - per un uomo che ha lasciato un segno tangibile,  culturale e religioso, nella nostra città”.

“Monsignor Alessandro Plotti – ha poi aggiunto Giuseppe Ventura, capo gruppo consiliare di “In lista per Pisa”  - lascia un ricordo che non sarà certo dimenticato. Una guida spirituale e un punto di riferimento per tutta la città”.

“Per Pisa – ha ricordato Odorico Di Stefano, capogruppo in consiglio Comunale de “I Riformisti” -   oggi è un giorno molto triste. Monsignor Alessandro Plotti lascia un vuoto davvero incolmabile. Ci mancherà moltissimo.“

“Muore una persona – ha detto Stefano Landucci, capogruppo in Consiglio Comuna del gruppo misto - che per Pisa ha rappresentato molto per l’apertura della città verso i più poveri, verso i più bisognosi. Mancherà la sua voglia di trovare sempre una prospettiva, una soluzione a quelle che sono le problematiche di ogni giorno. Mancherà un uomo di fede capace di coniugare l’esperienza personale e pastorale a servizio del territorio della sua città”.

“Monsignor Plotti – ha aggiunto Ferdinando De Negri, capogruppo in Consiglio Comunale del PD - è stato per oltre 20 anni un protagonista della vita cittadina pisana. E non solo. Un punto di riferimento soprattutto verso quella parte della città che più aveva bisogno. La costante attenzione verso i più deboli è forse una delle lezioni più importanti che Monsignor Plotti ci ha lasciato a tutti noi.

E’ l’idea, comune lui diceva, di una Chiesa “fermento e ispirazione per la ricerca e la realizzazione di un bene comune, partecipato e condiviso”. Una lezione che non dimenticheremo. Oggi  - conclude De Negri - Pisa piange una delle figure più importante. Ci stringiamo tutti intorno alla Chiesa pisana”.

“Monsignor Plotti – ha detto, infine, Raffale Latrofa, capogruppo consiliare di NCD – è stato un uomo che ci ha lasciato tanti, tantissimi insegnamenti. Una guida spirituale per tutti noi credenti ma anche per tutti coloro che, pur non credendo, hanno in lui riconosciuto una uomo di grandissimo valore”.

Il cordoglio del sindaco di Pontedera

Esprimo il mio personale cordoglio, quello dell'amministrazione comunale e della città di Pontedera, per la scomparsa dell'Arcivescovo Emerito di Pisa, Alessandro Plotti.

Plotti è stato a lungo vescovo della diocesi di Pisa e del nostro territorio. Era un profondo conoscitore della nostra comunità e si è sempre distinto per la capacità di ascoltare e di stare vicino ai più deboli. Non aveva fatto mai mancare la sua vicinanza al mondo del lavoro, degli operai, in più occasioni.

La nostra comunità perde un testimone, attento ed importante, della sua recente storia.

Lo vogliamo ricordare così, come un uomo imponente anche nell'animo, che ha saputo parlare ai più deboli e ha saputo interpretare con autenticità il ruolo di pastore e di guida.

Il senatore del Partito Democratico Vannino Chiti

''Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente mons. Alessandro Plotti quando ero presidente della Regione e l'ho incontrato anche in seguito. Ho sempre apprezzato la sua apertura e disponibilità al dialogo, l'impegno per una Chiesa dalla parte delle persone, a partire dagli ultimi, e al servizio della società, per il suo progresso fondato sulla dignità di ognuno e sulla giustizia. La scomparsa di questo arcivescovo semplice, umile, di alta qualità intellettuale, morale e civile è una perdita per la Chiesa e per la nostra società''.

Il sindaco di Bientina, Corrado Guidi

"Stamane è deceduto Monsignor Alessandro Plotti, arcivescovo di Pisa dal 1986 al 2008. Un uomo che ha vissuto il proprio ruolo di ministro pastorale con spirito umano, volto all' accoglienza delle diversità e delle marginalità sociali. Durante il suo ministero ha insegnato, non solo ai cattolici ma a tutti coloro che rivestono un ruolo sociale e pubblico, ad avere spinte verticali, a camminare su percorsi scomodi dove agire solidarietà e vicinanza significa, inevitabilmente, decentrarsi dal proprio Io, per vedere la vita di chi sta peggio. Un ricordo soprattutto sociale ed umano quello che mi rimane. Come diceva Don Tonino Bello "Se non ci si alza da tavola, l’Eucaristia rimane un sacramento incompiuto".
Ecco, da laico, mi sento di dire che Monsignor Alessandro Plotti abbia, in tal senso, dato compimento alla sua missione su questa terra".

Franco Ferraro, presidene Associazione Amici di Pisa

Il nostro Sodalizio si unisce al generale cordoglio cittadino per la scomparsa di Mons. Alessandro Plotti, già Arcivescovo  della Chiesa Pisana. Molti sono i ricordi che provengono dai nostri archivi sociali. Il primo di questi è del 1986 quando, appena arrivato a Pisa, Mons. Plotti frequentò spesso le attività del nostro sodalizio a quel tempo nella sede di Borgo Stretto fino a diventarne Socio. Furono momenti di grande arricchimento reciproco, di confronto -anche serrato- e di voglia di approfondire comuni problemi cittadini che, seppur nel periodo del boom degli anni ’80, lasciavano stagliare all’orizzonte nere nubi di pericolo per Pisa e per la sua collettività.

Negli anni l’opera e il lavoro di Mons. Plotti ingrossarono i nostri archivi: particolari e delicati furono gli episodi riconducibili a sue indicazioni elettorali nel momento delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale pisano con il Prof. Piero Floriani contrapposto al Prof. Marco Tangheroni. Oppure l’assai criticata -da Vittorio Sgarbi e non solo- scelta del nuovo ambone e altare nella Cattedrale a firma del Maestro Vangi. Episodi di vita cittadina che resteranno nella Storia contemporanea cittadina come quella di riaggiornamento della Chiesa Pisana.

La sua grande figura che giganteggiava -anche fisicamente- nel corteo di accompagnamento della visita che Papa Wojtyla fece a Pisa omaggiandola di quasi tre giorni  di visita nel settembre 1989, poche settimane prima del crollo del Muro di Berlino è rimasta celebre, quando camminando sul Ponte di Mezzo con il Papa e con il sindaco Giacomino Granchi, indicava i “lampanini” che illuminavano straordinariamente i lungarni in omaggio al Santo Pontefice. Poi per Lui altri successi personali, fino alla vicepresidenza della Conferenza Episcopale Italiana e presidente di quella della Toscana.

Un Arcivescovo grande di fisico e anche di spiritualità: vicino, molto vicino al popolo minuto e poco uso ai salotti. Suscitò negli anni 2000  persino l’attenzione della tifoseria più calda di Pisa quando, in un derby contro il Livorno che schierava tra le proprie file il bomber Igor Protti,  scrissero un salace striscione “ Noi Plotti, Voi Protti”. Addio Monsignor Plotti e grazie.

 

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