Banca Etruria, risparmiatori alla sede del Pd: chiedono un incontro con Dario Parrini. Le loro storie

I risparmiatori di Banca Etruria al termine del colloquio con Dario Parrini a Empoli (foto gonews.it)


Una decina di persone stamani, lunedì 30 novembre, si è data appuntamento davanti alla sede del Partito Democratico di via Mario Fabiani a Empoli. Si tratta di un gruppetto di risparmiatori della Banca Etruria che hanno perso soldi con le recenti vicende che hanno interessato l'istituto di credito aretino.

È tanta la rabbia dei risparmiatori. Le somme di denaro perdute dopo gli investimenti in obbligazioni nella Banca Etruria sono state infatti ingenti e hanno interessato decine di persone. Al contrario i conti correnti non sono stati toccati. Questi i risultati causati dalla creazione di una 'good bank' da parte dello Stato, una banca senza debiti che potesse risolvere la situazione della Banca Etruria ma che al tempo stesso non è stata utile ad aiutare i risparmiatori vittime della ‘truffa’.

“Ci sentiamo abbandonati soprattutto dallo Stato. Il Governo Renzi ci aveva garantito sicurezza e stabilità, ma non è quello che è successo", hanno detto i risparmiatori che stamani, dopo l'incontro con Parrini, si sono recati alla redazione di gonews.it per esprimere il proprio malcontento.

Il forte sentimento di sdegno e preoccupazione è stato generato anche "dalla supposta omertà - spiegano i presenti - con cui le vicende sono state trattate dai maggiori mezzi di comunicazione. Nessun quotidiano o telegiornale, Rai o Mediaset che sia, si è mai occupato della vicenda nonostante siano già passati un po’ di giorni. Lo riteniamo vergognoso".

Roberta Gaini, che nelle obbligazioni di Banca Etruria ha perso 80mila euro, ha chiesto un incontro con l'onorevole Dario Parrini per le 8.30 ed è stata accompagnata da coloro che come lei si trovano nella medesima situazione. “L’onorevole Dario Parrini ci ha ricevuto stamani dopo che ieri sera aveva contattato una persona del nostro gruppo di risparmiatori – commenta Gaini – ci ha parlato della situazione e ha detto che l’unica cosa da fare per dare una prospettiva è vedere se dalla bad bank, quella che ha i prestiti sofferenti, ma recuperabili, si possono riprendere i portafogli pagandoli poco. Il problema – sostiene la risparmiatrice – è che quell'istituto non esiste più, ovvero la vecchia Banca Etruria, e non c'è un collegamento con la vecchia. Parrini ci ha consigliato di fatto di presentare un esposto alla procura. Di fatto siamo stati truffati e non ci hanno messo al corrente dei rischi a cui siamo andati incontro”.

Tra le tante operazioni di protesta, i risparmiatori hanno deciso di andare personalmente a Roma a Montecitorio con la speranza di essere ascoltati e che possa essere trovata finalmente una soluzione concreta. E’ loro desiderio inoltre che tutte le persone che sono state ‘truffate’ trovino il coraggio di uscire allo scoperto e si uniscano a loro in questa lotta. Per farlo basterà contattare la proprietaria del negozio Bimbolandia di Sovigliana (Vinci) al numero 339-8498856.

Maria Vittoria Minisgallo

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