Morte di Licio Gelli: camera ardente aperta tutta la notte ma poche visite. A Pistoia i funerali

Licio Gelli

E' rimasta aperta tutta la notte la camera ardente di Licio Gelli, ma le visite sono state poche e tutte nella prima serata. Questa mattina don Vezio Soldani, parroco della vicina chiesa della Badia, ha impartito alla salma una benedizione. Alle 10 la partenza per Pistoia, dove alle 15 saranno celebrati i funerali.

ORE 12:17 - Un piccolo drappello di persone, una trentina, ha salutato la salma di Licio Gelli all'uscita della chiesa della Misericordia di Arezzo da dove è partita per raggiungere Pistoia, città originaria di Gelli, che oggi pomeriggio ospiterà la celebrazione dei funerali.

Licio Gelli si è spento martedì sera alle 22,15 a Villa Wanda, dimora storica della famiglia. Nessun figlio era presente alla partenza da Arezzo. La partenza del carro funebre è stata scortata dal servizio di sicurezza che ha lavorato per tutta la giornata di ieri. In nottata nessuna visita particolare in nottata alla camera ardente, rimasta aperta senza interruzione.

ORE 13:11 - È nella chiesa della Misericordia di Pistoia il feretro di Licio Gelli: i funerali dell'ex venerabile maestro, morto martedì sera all'età di 96 anni, sono in programma per le 15. Il feretro è stato trasportato in mattinata da Arezzo - la camera ardente era stata allestita nella sede della Misericordia - a Pistoia. Davanti alla chiesa un cartello spiega che all'interno sono vietate le riprese video e le foto.

ORE 16:29 - "Il fatto che sia morto nell'anno giubilare della misericordia ci fa pensare che il cuore del signore è più grande e viene per purificarci". Lo ha detto il parroco della Chiesa della Misericordia di Pistoia, don Pierluigi Biagioni, durante l'omelia al funerale di Licio Gelli, l'ex venerabile della P2 morto a 96 anni.

"Il cammino di una vita lunga - ha aggiunto il parroco - aiuta a far comprendere la necessità dell'amore. Sennò tutto perde senso, anche il potere e l'agio perdono senso senza amore". Il parroco ha chiesto "la purificazione, affinché nell'amore del signore possa essere accolto. Chiediamo con fiducia la misericordia del signore". "Dio ci permette un cammino di conversione, di verità, quella del Vangelo - ha aggiunto - Ognuno di noi e' chiamato a vedere il volto del Signore e le lunghe vite sono occasioni che ci mette a disposizione delle persone, grazie anche alla fragilità, che fa capire di non essere onnipotenti".

ORE 16:59 - Una poesia di Licio Gelli, in cui si parla di ciò che si semina nella vita e di ciò che, nel bene e nel male, si lascia in eredità, è stata letta, con voce rotta, da una amica del Venerabile Maestro. I versi sono stati accompagnati da un applauso, in chiusura della cerimonia funebre alla chiesa della Misericordia di Arezzo.

La chiesa era piena, molti amici e qualche curioso, ma nessun volto noto. Seduti nelle prime file c'erano la moglie di Gelli, Gabriela, la figlia Maria Rosa e i nipoti. Non c'erano i figli: Maurizio vive in Sudamerica, mentre Raffaello ieri è stato tutto il giorno alla camera ardente, alla Misericordia di Arezzo. All'inizio della cerimonia due nipoti di Gelli hanno recitato le letture evangeliche. Un po' di curiosi si sono fermati davanti alla chiesa. L'accesso era vietato a telecamere e macchine fotografiche e i giornalisti badati a vista degli uomini di una ditta di security che, per tutto il giorno, hanno scortato i familiari di Gelli.


ORE 18:21
- Licio Gelli, l'ex venerabile maestro della Loggia P2, morto due sere fa all'età di 96 anni, è stato sepolto nel cimitero della Misericordia di Pistoia, nella cappella di famiglia. Nella stessa cappella sono sepolte anche la prima moglie di Gelli, Wanda Vannacci, morta nel 1993 e la figlia Maria Grazia, morta in un incidente stradale nel 1988. Dopo i funerali, che sono stati celebrati nella chiesa della Misericordia di Pistoia, il feretro è stato trasportato al cimitero: il carro funebre è stato seguito da una piccola carovana di auto con i familiari.

Le operazioni di sepoltura sono state off limit per chi non fosse parente o amico di famiglia. Sulla tomba di Licio Gelli è stata messa una lapide di marmo scuro. Al momento non ci sono né scritte né foto. Fra le corone di fiori arrivate per il funerale una con la firma "un amico disinteressato" e un altra con il nome Giovanni Calabrò, forse un omonimo dell'imprenditore: il suo legale spiega infatti di non essere a conoscenza di una loro amicizia e che, in ogni caso, nessuna vicenda li ha mai riguardati entrambi.

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