Da Sovigliana a Roma: risparmiatori arrabbiati di nuovo in piazza a protestare

I manifestanti a Sovigliana in partenza per Roma (foto gonews.it)

Tornano a Roma i risparmiatori di Banca Etruria dell'Empolese Valdelsa che hanno perso i soldi nelle obbligazioni dell'istituto di credito aretino. Erano in 52 oggi, domenica 31 gennaio, a Roma in piazza Apostoli per l'iniziativa 'Il risparmio non si tocca'. Anche in questa occasione è stato organizzato un pullman con partenza alle 5 del mattino da Sovigliana davanti al distributore Q8 di viale Togliatti.

Molti i politici che hanno preso parola in questo evento organizzato dalle Vittime del Salvabanche. In piazza tra gli altri presenti Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, e il portavoce dell'opposizione in consiglio regionale della Toscana, l'economista Claudio Borghi Aquilini.

L'EVENTO ROMANO

Cartelli ironici e arrabbiati con il governo, Bankitalia e Consob. Ma anche tanti capannelli preoccupati sulla sorte dei propri risparmi scomparsi in una notte. Oltre un centinaio di risparmiatori, rimasti intrappolati dal fallimento delle quattro banche - Etruria, Marche, CariFerrara e CariChieti - sono scesi di nuovo in piazza a Roma da una manifestazione organizzata dal Comitato 'Vittime del Salva-Banche' per chiedere garanzie sui propri rimborsi. Insieme a loro anche i risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza, "220mila azionisti - ricorda uno di loro - che rappresentano un milione di voti. Senza risposte le amministrative se le faranno votare da Bce e Bankitalia" minaccia.

Presenti anche rappresentanti di Adusbef e Federconsumatori, guidati da Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, un drappello di deputati M5s, tra cui Daniele Pesco e Alessio Villarosa, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri (protagonista di un acceso battibecco con una manifestante) e il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli di centro-destra. "Contro il salasso meglio il materasso", è uno degli slogan riassunto da uno dei cartelli, molti dei quali prendono di mira Consob e Bankitalia incolpate di non aver vigilato. Ma anche il governo è sottotiro ("Renzi alter ego di Robin Hood, ruba al popolo per dare alle banche i nostri risparmi" recita un altro cartello). "Il decreto ha cancellato in mezz'ora i risparmi di una vita, cancellando anche la fiducia dei risparmiatori sull'intero sistema" ha detto la presidente del Comitato, Letizia Giorgianni.

"Non siamo avidi speculatori" dicono i risparmiatori. E sul palco, prima della politica, sfila l'operaio metalmeccanico che ha perso i suoi risparmi, la nipote di un "nonno di 83 anni, che ha solo la seconda elementare, ma il profilo di rischio ritoccato" ad hoc per giustificare la vendita delle obbligazioni subordinate, sostiene. E c'è chi spiega di aver perso davvero i risparmi di una vita, che stavano "in un libretto aperto fin dalle elementari, un conto mai spostato perché era nella banca della nostra città". Palpabile tra i risparmiatori la preoccupazione, in cerca di persone in grado di tutelarle.

"Ho la registrazione del direttore della mia banca che dice di aver eseguito quello che gli dicevano dall'alto - dice un obbligazionista che viene da Ferrara - l'ho registrato col telefonino, come posso usarlo per farmi ridare i soldi?" Senza risultati "a brevissimo" promette Trefiletti, arriverà a metà febbraio "una grande manifestazione nazionale del risparmio tradito" dal quel "IgnaVio Visco" aggiunge Lannutti che ieri si è dimostrato "meno credibile di Marzullo con quel 'mi faccio una domanda mi do una risposta' " pubblicato da Bankitalia. La richiesta resta quella di rimborsi integrali che "costerebbero meno del mettere a repentaglio l'intero sistema del risparmio" per la perdita di fiducia dei cittadini. Mentre il Movimento 5 Stelle sfida Renzi a votare la mozione, già presentata, per rinviare l'entrata in vigore del bail in.

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