Partito Democratico, seimila nuovi iscritti e 1800 tessere non rinnovate. Parrini duro con Bersani

Dario Parrini, a sinistra, e Pier Luigi Bersani

Oltre 40 mila iscritti, di cui 6 mila nuovi, e 1800 tessere non rinnovate. Questo il bilancio del tesseramento del Pd in Toscana nel 2015, illustrato oggi dal segretario regionale Dario Parrini insieme al suo vice Antonio Mazzeo. Il tesseramento si è concluso il 31 gennaio e i dati definitivi saranno completi solo il 15 febbraio ma, ha spiegato Parrini, "abbiamo voluto presentare oggi il bilancio in concomitanza con alcune dichiarazioni di Pierluigi Bersani. In Toscana siamo in linea con il 2014, con grande rispetto per i teorici della fuga dal Pd. Nei mesi scorsi ho letto più volte di profezie e auspici sulla presunta frana degli iscritti. In una delle regioni più importanti per il Pd come la Toscana non ci sono frane, emorragie o 'sgocciolamenti'".

Il segretario ha ricordato che nella regione il tasso ricambio degli iscritti al partito è "intorno al 10%" e le federazioni che hanno superato il 100% di tessere confermate, e sono addirittura aumentate, sono Lucca, Pistoia, Empoli e Piombino. Nel Pd toscano, ha detto ancora Parrini in riferimento alla polemica avanzata oggi da Bersani rispetto al tesseramento in Sicilia, "di amici di Cuffaro in Toscana non ce n'è nessuno. I risultati li abbiamo ottenuti semplicemente lavorando, parlando con le persone. Registriamo che i nuovi iscritti sono superiori alle tessere rifiutate". P

arrini ha annunciato che nelle prossime settimane "per ogni area vasta riuniremo eletti, iscritti e vertici del partito in seminari di approfondimenti sulle riforme. Un partito moderno deve saper affiancare la mobilitazione alla formazione". Secondo Mazzeo, "c'è un grande cambiamento nella composizione del Pd. Nelle prossime settimane studieremo la composizione di età e fasce sociali dei nostri iscritti. Siamo sempre il Pd più vivo d'Italia e aver raggiunto il risultato dello scorso anno con 6 mila nuovi iscritti è un segno importante e di vitalità del nostro partito sul territorio".

"Dove ci sono sospetti di inquinamento, il tesseramento va bloccato. Ma a Bersani e a Stumpo, che oggi sul Corriere della sera dicono che ormai al Pd si iscrivono solo gli amici di Cuffaro, dico che hanno insultato il Pd e dovrebbero vergognarsi di queste parole. Il Pd è molto diverso da quello che descrivono coloro che vorrebbero che questo partito non ottenga risultati e vada male". Lo ha detto il deputato e segretario del Pd toscano, Dario Parrini, rispondendo ai giornalisti. Il segretario ha spiegato di aver voluto presentare oggi i dati, nonostante stiano ancora arrivando dalle federazioni, proprio per rispondere a Pierluigi Bersani.

In Toscana, ha detto, "noi otteniamo gli stessi iscritti del 2015, ci sono molti più nuovi iscritti che rifiuti delle tessere, c'è un partito di persone appassionate. La Toscana è l'esempio di come chi si diverte a raccontare un partito che non esiste ed è forse nostalgico del Pd al 25%, deve prendere atto che la realtà è un'altra".

Per Parrini "quel che non va bene nell'atteggiamento di Bersani è quello di mettere continuamente alla berlina il partito di cui fa parte con accuse false. E' insopportabile, ancora di più da parte di una persona che ha guidato questo partito". "Profetizzare di continuo disgrazie che poi non si avverano - ha detto ancora - è antipatico. Non credo che gli elettori del Pd lo capiscano e credo che sia una mancanza di rispetto verso coloro che con sacrifici e volontariato manda avanti questo partito".

Parrini: Verdini non entrerà mai, è un non caso

Denis Verdini "non è nel Pd, non ci vuole entrare e non ci entrerà. Sventolare questo spauracchio significa non avere argomenti. E' un non caso". Lo ha detto il deputato e segretario del Pd toscano Dario Parrini parlando oggi con i giornalisti. "Noi siamo per la centralità dei programmi - ha aggiunto - da quando è nato il Pd. Qualcuno se lo è dimenticato, ma il Pd è nato come partito a vocazione maggioritaria". Per questo, anche in vista delle prossime elezioni amministrative in Toscana, ha sottolineato che "le alleanze non si fanno a tavolino. Prima si pensa ai programmi, sulla base di questi si mettono insieme delle forze politiche. Abbiamo sempre seguito questa ispirazione, continueremo anche in Toscana"

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