Opg, la Cisl analizza le difficoltà dei passaggio alla Rems: "Una falsa riforma"

(foto gonews.it)

Tra poco più di un mese sarà scaduto da un anno ( il 31 marzo 2015, già prorogato da 2 anni) il termine entro il quale gli OPG furono soppressi per legge e data dalla quale avrebbero dovuto essere trasferiti i Pazienti/Internati nella nuove Strutture: le REMS. Abbiamo spiegato e ri-spiegato quali erano le perplessità all’operazione e quali le preoccupazioni che avevamo e che oggi, alla luce di quanto accade, confermiamo ! Da allora si sono unite alle nostre segnalazioni e denunce anche Associazioni di vario tipo, ed in ultimo anche l’Ordine Professionale degli Infermieri tramite la loro Presidente. La finalità della Legge di Riforma, tanto esaltata da alcuni Politici, prevede che i Pazienti/Internati non avrebbero più dovuto restare negli OPG, ma le REMS avrebbero dovuto avere certi prioritarie garanzie di non assomigliare né ai vecchi manicomi né a strutture carcerarie.

Invece la maggioranza di queste Strutture non solo non sono diverse da quanto non dovevano assomigliare (la più grande in Italia è quella di Castiglion delle Stiviere, dove il vecchio OPG è stato frazionato in 8 REMS, un po’ sull’esempio di come era il manicomio civile di San Salvi a Firenze, più padiglioni con “targhe identificative diverse tra i vari reparti”) ma in taluni casi sono strutture anche più anguste. Non ci deve essere la presenza della Polizia Penitenziaria come vigilanza, ma poi serve presidiare le Strutture con Società di Vigilanza Privata (che chiaramente non ha portato risparmi) coinvolgendo le altre Forze di Polizia sui Territori – già Tutte con Organici ridotti da tempo – quando serve intervenire per fatti gravi che accadono al loro interno.

E non bastasse questo, dato che la Politica ha fatto finta di avere realizzata una svolta epocale, in ogni regione il Ministero della Giustizia ha disposto tramite il DAP di creare nei carceri dei Reparti per Detenuti con problemi psichiatrici, così coloro i quali venivano mandati dalla Magistratura in OPG (magistratura che applicava ed applica il Codice Penale, che nessuno ha ancora modificato) non ci saranno più problemi nel decidere sui casi di soggetti con pericolosità sociale: li assegneranno al carcere con reparto idoneo invece che – come avveniva – all’OPG. Insomma una bella soluzione all’Italiana….. fatta la legge trovato l’inganno. E così nessuno di quegli stessi Politici s’indigna più per questi Pazienti/Internati che stavano in OPG (un penitenziario con spiccate attività sanitarie) e che ora andranno invece alla REMS ? No, quei casi di cui detto non andranno alle REMS, andranno in carcere. Nel frattempo a Montelupo Fiorentino, visto che siamo in Toscana e qui vari Politici, ad ogni livello, si sono dati molto da fare per chiudere l’OPG, rimangono “in carico circa 75 Pazienti/Internati, di cui circa 42 presenti nella Struttura dell’Ambrogiana ed altri 33 in Strutture esterne, ma in un “limbo” tra OPG e REMS; in poche parole alla prima “marachella non gestibile” si torna all’Ambrogiana.

Un'altra dozzina di Internati sono invece stati assegnati alla REMS di Volterra che però, ad oggi. risulta già al completo dei posti. Infine esprimiamo solidarietà e vicinanza al Pres. Barbara Mangiacavalli dell’IPASVI, che ha denunciato quanti gravi episodi accadono nelle REMS, con aggressioni anche violente tra Pazienti/Internati e da parte di questi verso gli Operatori Sanitari, senza che nessuno si sia adeguatamente preoccupato della formazione necessaria al Personale per questo tipo di attività e senza riconoscere loro, neanche contrattualmente, un idoneo riconoscimento della specificità del lavoro nelle REMS. Anche noi per il Personale di Polizia Penitenziaria denunciamo la condizione in cui il Ministero ha lasciato questi Colleghi, in una indefinita attesa di quello che sarà, quando sarà, il loro futuro lavorativo dopo che l’OPG sarà davvero definitivamente senza più Internati da gestire. Il Segretario Generale Fabrizio CIUFFINI

Fonte: Ufficio stampa Cisl Toscana

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