Prevenzione, protezione e bonifica dall'amianto: Elena Bardelli (FdI-An) presenta un'interrogazione

Elena Bardelli

La legge regionale 51/2013 contenente le "Norme per la protezione e bonifica dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto e promozione del risparmio energetico, della bioedilizia e delle energie alternative" ha introdotto novità di rilievo in questo campo, tra cui il Piano regionale di tutela dall'amianto, concepito come strumento conoscitivo e di governo della Giunta regionale.

Il documento, non ancora redatto nonostante la stesura fosse stata fissata entro 180 giorni dalla entrata in vigore della legge 51 (avvenuta con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regione Toscana n. 45, parte prima, del 25/9/2013), si prefigge come importanti obiettivi quelli di predisporre un quadro conoscitivo della situazione nel territorio regionale; rilevare, con il supporto di ARPAT, le situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di amianto, anche attraverso il completamento della mappatura dei siti interessati; predisporre specifiche azioni di prevenzione e tutela con l’obiettivo della messa in sicurezza dai pericoli, a partire dai siti con priorità più elevata; controllare le condizioni di salubrità ambientale e sicurezza del lavoro; verificare le attività di smaltimento, messa in sicurezza e bonifica dei siti e delle zone inquinate; incentivare e promuovere iniziative volte a rimuovere i materiali contenenti amianto; prevedere specifici contributi regionali per l’individuazione delle aree idonee per lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto; predisporre corsi di formazione ed aggiornamento per gli operatori addetti alla rimozione e allo smaltimento e per gli operatori coinvolti nelle attività di vigilanza e controllo. Con la nuova normativa la Regione Toscana, al fine di promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili, incentiva anche la sostituzione di coperture di edifici pubblici e privati in cemento-amianto con impianti solari.

Augurandoci che il Piano regionale venga predisposto al più presto - visto che l'amianto secondo i dati Ispo, provoca in Toscana 60 morti l’anno e che quello presente negli edifici privati, rappresentato per lo più da coperture in cemento-amianto, costituisce l'oggetto di oltre il 90% degli esposti da parte dei cittadini- abbiamo interrogato il Sindaco e l'Assessore di competenza per conoscere l'azione dell'Amministrazione Comunale in tale ambito e avere indicazioni di comportamento per la popolazione in questo tempo di attesa. In particolare abbiamo domandato se l'Amministrazione abbia proceduto o intenda procedere a effettuare una mappatura delle zone del territorio interessate dalla presenza di amianto; quali misure di prevenzione, protezione e bonifica abbia adottato o intenda adottare per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini; quali siano le procedure che si devono seguire per segnalare la presenza di amianto e verificarne lo stato di pericolosità.

Ecco il testo completo dell'interpellanza:

Al sig.Sindaco
Al sig.Assessore di Competenza
Al sig.Segretario Generale
e p.c. ai sig.ri Consiglieri Comunali

OGGETTO: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA SULL'AZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE IN AMBITO DI PREVENZIONE, PROTEZIONE E BONIFICA DELL'AMBIENTE DAI PERICOLI DERIVANTI DALL'AMIANTO

La sottoscritta Elena Bardelli, Consigliere Comunale FdI-AN,

PREMESSO CHE la Legge regionale n.51/2013 ("Norme per la protezione e bonifica dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto e promozione del risparmio energetico, della bioedilizia e delle energie alternative") ha introdotto importanti novità in questo ambito, prevedendo tra l'altro come strumento conoscitivo e di governo della Giunta "il Piano regionale di tutela dall’amianto", che "nel rispetto del programma regionale di sviluppo (PRS) e in conformità con le previsioni della pianificazione ambientale, energetica e socio-sanitaria regionale, definisce gli indirizzi e le misure per la protezione dell'ambiente, la decontaminazione, lo smaltimento e la bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto", delineando "altresì gli indirizzi per la progressiva dismissione dei siti estrattivi di materiali contenenti amianto naturale" (art.1);

PREMESSO ANCHE CHE tale Piano regionale, pur non essendo stato ancora redatto, dovrà disciplinare, secondo la legge regionale di riferimento, "specifiche azioni di prevenzione e tutela che perseguano l’obiettivo della messa in sicurezza dai pericoli derivanti dalla presenza di amianto in ragione delle diverse classi di pericolosità come definite dall’allegato B del reg.min. adottato con d.m. ambiente 101/2003, assumendo come obiettivo prioritario la messa in sicurezza, entro il 2016, dei manufatti appartenenti alla classe di pericolosità più elevata" (art. 2, c. 3, punto c), nonché "l’incentivazione e promozione di specifiche iniziative volte alla rimozione dei materiali contenenti amianto, in conformità alle disposizioni contenute nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 , in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro)" (art.2, c. 3, punto f);

CONSIDERATO CHE, sempre in virtù della legge regionale n. 51/2013, "la Regione, al fine di promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili, incentiva la sostituzione di coperture di edifici pubblici e privati contenenti amianto con impianti solari, tenuto conto anche delle particolari caratteristiche tecniche di costruzione, dell’utilizzo di interventi di bioedilizia, nonché di misure volte al raggiungimento dell’efficienza energetica" (art.7);

RILEVATO CHE, secondo il documento "Azioni propedeutiche alla elaborazione del Piano regionale di tutela dall'amianto ai sensi dell'art. 2 della L.R. 51/2013", approvato con DGR n. 130 il 16 febbraio 2015, "l'amianto presente negli edifici privati, rappresentato per lo più da coperture in cemento-amianto costituisce l'oggetto di oltre il 90% degli esposti da parte dei cittadini";

PRESO ATTO CHE l'attuale Amministrazione Comunale si è mostrata particolarmente sensibile al problema costituito dalla presenza di amianto nel nostro territorio;

INTERROGA IL SINDACO E L'ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE:
se, in attesa della redazione del Piano regionale di tutela dall'amianto, l'Amministrazione Comunale abbia proceduto o intenda procedere a effettuare una mappatura delle zone del territorio interessate dalla presenza di amianto; quali siano le zone interessate e se siano coinvolti edifici pubblici o privati; quanti edifici, sia pubblici che privati, presentino ancora strutture in amianto; quali misure di prevenzione, protezione e bonifica l'Amministrazione abbia adottato o intenda adottare per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini; quali siano le procedure che i cittadini devono seguire per segnalare la presenza di amianto e verificarne lo stato di pericolosità; quali campagne informative l'Amministrazione abbia avviato o intenda avviare per sensibilizzare la popolazione sul pericolo costituito dall'amianto e sui rischi da esso derivanti nonché sulle iniziative regionali di incentivazione per la sostituzione di coperture di edifici pubblici e privati contenenti amianto con impianti solari.

Fonte: Ufficio Stampa

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