Aggiungi un posto a tavolo nella casa dell’autonomia. Prove di vita insieme per un gruppo di giovani disabili

Il municipio di san Casciano in Val di Pesa (foto gonews.it)

Quando sguardi e mani nella disabilità si incontrano, creano una relazione fatta di gesti ed emozioni, alimentano una conoscenza reciproca, è una conquista e una gioia per tutti. Fiorella e Riccardo, inquilini diversamente abili nella casa, offerta da Fabio Cantini al Comune di San Casciano e alla Fondazione Nuovi Giorni per lo sviluppo del progetto che favorisce la vita autonoma e pensa al durante e al dopo di noi, hanno scoperto un’amicizia vera.

Con loro ci sono Emanuele che ama stare ai fornelli e condividere il momento del pranzo, Daniele che si adopera per ogni tipo di faccenda domestica, come rifare i letti, rigovernare, rassettare casa, stendere i panni, Giulia e Fadua che aiutano il gruppo a sentirsi parte di una famiglia che vive la sua quotidianità e impara a crescere traendo esperienza da ogni piccolo gesto.

Nel luminoso appartamento di via della Libertà, messo a disposizione dal cittadino di San Casciano, è iniziato da qualche settimana il cammino di condivisione che permette ad un gruppo di giovani diversamente abili di sperimentarsi nella coabitazione.

Al fianco dei loro tutor, operatori qualificati della Fondazione Nuovi Giorni, come l’educatrice professionale Vincenza Voto, i ragazzi imparano a vivere ogni momento della giornata puntando a potenziare il loro livello di autonomia. Piccoli passi che ognuno è stimolato a compiere individualmente o nell’ambito del gruppo, con attività diurne e week end, piccoli periodi che prevedono il pernottamento nell’abitazione sancascianese, volte a sostenere la crescita attraverso esperienze concrete e la costruzione di relazioni.

“Stando in mezzo a loro – dice Fiorella mentre indica gli amici – si capiscono tante cose, si cresce e ci si sblocca, questo è quello che è successo a me”.  “Qui mi sento utile – aggiunge Emanuele che nel presentarsi si definisce “il postino del Comune”, per la collaborazione in corso con i servizi sociali che prevede il disbrigo di alcune commissioni. 

A rilevare l’importanza del progetto l’assessore ai Servizi Sociali che fa leva sul ruolo della rete che mette insieme il Comune, la Fondazione e le associazioni locali. L’assessore auspica che la partecipazione al progetto coinvolga tutte le realtà associative del territorio. Luigi Remaschi, presidente della Fondazione, mette in primo piano il doppio beneficio legato al lavoro di preparazione all’autonomia basata sull’esperienza.

“Il progetto - commenta - rende autonomi sia i ragazzi che le famiglie”. Dello stesso pensiero Antonio Fusi del consiglio direttivo della Fondazione. “L’esperienza - conclude aiuta tutta la famiglia a crescere, un percorso graduale che pensa al futuro di questi ragazzi”. Il progetto è promosso dalla zona socio-sanitaria fiorentina sud est.

Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino Comuni di Barberino Val d’Elsa, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa

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