In risposta ad una nostra interrogazione, nella quale ci si interrogava, un po’ provocatoriamente, un po’ seriamente, “sull’eventualità che il Comune di Firenze prenda in considerazione l’opportunità di ipotizzare un incontro pubblico sull’aeroporto”, l’assessore Perra ci ha risposto laconicamente che "Il Comune di Firenze […] non procederà alla promozione del percorso partecipativo sull’aeroporto”, spendendo anche ben due righe per spiegare i motivi di tale fermo rifiuto: da una parte l’iniziativa è privata e la procedura amministrativa è in mano allo Stato, e dall’altra la maggioranza ha bocciato la proposta in Consiglio Comunale.
Di fronte ad un’opera così grande, con un impatto così poderoso sulla città - al di là di come la si pensi - dal punto di vista economico e ambientale, di fronte all’enorme sforzo economico necessario per realizzarlo, invece di coinvolgere le popolazioni locali e i portatori di interesse (fra cui ricordiamo ad esempio l’Università e il CNR, che hanno espresso pesanti critiche e riserve a quella meraviglia di documento che è il masterplan), il Comune, a differenza di altri, rinuncia a qualsiasi percorso partecipativo: evidentemente considera che il risultato elettorale del 2014 basti e sopravanzi.
Ben differente è stata l’attitudine di altri comuni, come Carmignano, Calenzano e Poggio a Caiano, che invece tale percorso partecipativo lo hanno realizzato.
Per non parlare di realtà come la città di Amsterdam: per ingrandire l’aeroporto di Schipol, infatti le istituzioni olandesi si sono prese quattro anni di tempo per portare a termine un complesso processo partecipativo per cercare il più possibile una sintesi fra i tantissimi soggetti coinvolti: differenti livelli amministrativi, cittadini, gruppi di interesse e associazioni di vario tipo, ambientalisti, sindacati, etc.
Da noi evidentemente il processo ha riguardato, sostanzialmente, Rossi e Renzi. E la sintesi è quella di Renzi.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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