Si apre il dibattito politico di 'Pisa nel cuore': "Telecamere sì o no?"

"A differenza di altri, Pisa nel Cuore non dimenticherà quel che è successo all’asilo del CEP. In questi ultimi tempi abbiamo infatti visto calare una brutta nebbia sulla vicenda… La magistratura fa il suo corso e bene, l’amministrazione invece non si è comportata come avrebbe dovuto!" dice con calore Raffaele Latrofa.

Proprio per affrontare i problemi concreti della nostra città, egli ha fondato Pisa nel Cuore. Sui maltrattamenti all’asilo del CEP continua così: "Sono esterrefatto: ci hanno riferito episodi anche violenti contro la raccolta di firme per la nostra mozione popolare sulla sicurezza negli asili comunali.

Ci sono state persone che in luoghi pubblici sembra abbiano strappato fogli pieni di nomi, cognomi e firme, altre che li hanno trafugati da esercizi pubblici. Questi inqualificabili attentati alla libertà di opinione non sono stati un dispetto a Pisa nel Cuore, ma a tutti coloro che ci tenevano che la loro voce arrivasse in Consiglio Comunale.

Nonostante i bastoni che ci hanno messo fra le ruote, abbiamo però raccolto un numero enorme di firme (oltre 1500). Al primo punto la mozione popolare chiede che il sindaco e la Giunta si impegnino a individuare celermente la responsabilità di dipendenti e politici del Comune di Pisa.

Per esempio ci risulta che una delle due maestre sia stata addirittura reintegrata al lavoro in un settore a fianco del babbo di un bimbo maltrattato! Insomma, i nostri amministratori hanno perso il controllo della situazione: la città è in mano a persone non in grado di governare".

Peraltro Latrofa fa notare che la mozione sarà discussa in uno dei prossimi Consigli Comunali (speriamo presto, visto che spesso si va alle calende greche).

"In quella sede aspetto che venga tutta Pisa, non solo i genitori e i nonni dei bambini maltrattati al CEP, perché un episodio come quello tocca ogni cittadino.

La mozione popolare al secondo punto chiede di installare dispositivi di sicurezza e controllo. Semplicisticamente questo viene tradotto in “telecamere”, ma ben vengano anche altri sistemi, se esistono", continua Latrofa.

"E non ci oppongano sempre veti appellandosi alla privacy. Con Pisa nel Cuore abbiamo fatto un rally fotografico in giro per Pisa: telecamere ce ne sono dappertutto, purtroppo non negli gli asili nido comunali! Comunque, per riflettere su questi aspetti, abbiamo organizzato un convegno (che si terrà venerdì 8 aprile alle 18 presso il Palazzo del Consiglio dei Dodici in Piazza dei Cavalieri) dal titolo “La tutela delle fasce deboli. Riflessioni e proposte a partire dalle vicende del nido CEP”.

Saranno presentate, da vari esperti, proposte concrete, non invenzioni propagandistiche. Io introdurrò l’argomento partendo dalla vicenda pisana, poi l’On. Eugenia Roccella (deputato del Movimento IDeA) illustrerà un disegno di legge sulla sorveglianza, messo a punto su nostro impulso. La psichiatra e psicoterapeuta Maria Cristina Del Poggetto parlerà dei traumi che hanno avuto i bimbi e di cosa possono fare le famiglie perché con il tempo siano superati. Marco Carbognani e Vincenzo Corradi affronteranno i temi di videosorveglianza e privacy.

Il metodo che contraddistingue Pisa nel Cuore è unire il lievito del civismo con il sale della politica, per predisporre, partendo dalle criticità pisane, un progetto di città diversa, affinché episodi come quello del Nido del CEP nella nostra città non accadano mai più.

Fonte: Pisa nel Cuore

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