Furti nelle scuole, 'Per la gente': "Si dovevano potenziare i sistemi di sicurezza"

Il municipio di Calcinaia

"Se come dice lei sindaco “quest’anno in Valdera si sono verificate numerose effrazioni contro plessi scolastici,” non saremo certo noi a condividere il concetto secondo il quale mal comune corrisponda a mezzo gaudio e cmq la sua affermazione sta a dimostrare che i plessi scolastici sono poco tutelati dal punto della sicurezza e contro le effrazioni e che quelli di Calcinaia e Fornacette non sono esenti da “visitazioni” indesiderate.

Inoltre affermando che la scuola di via Leopardi è stata più volte visitata dai ladri, altro non fa che confermare ulteriormente che è mancata la necessaria attenzione e l’adozione di conseguenti azioni di salvaguardia dei nostri plessi scolastici da intrusioni, vandalismi e furti.

Fatto ancor più grave che mette in mostra il basso livello raggiunto è la sua affermazione secondo la quale “ non si conosce se nella circostanza il sistema d’allarme fosse stato inserito”.

Sarebbe quindi grave se non fosse stato attivato l’antifurto. Ma ancor più grave è fare affermazioni come lei ha fatto, perché la centralina dell’antifurto memorizza anche da un punto di vista temporale a che ora viene inserito l’antifurto e da quale operatore codificato sono state eseguite le manovre. Pertanto ci risulta strano che non abbiate appurato questo fatto essenziale. Non è che vi volete nascondere adducendo una improbabile dimenticanza umana? . Non è dato di sapere da dove siano entrati i ladri, ma comunque le porte antipanico sono e devono essere di facile apertura perché concepite proprio per favorire il deflusso dai locali in caso di emergenze varie, resta il fatto che quando le porte non sono chiamate a svolgere il ruolo assegnato per legge, in tutti i locali pubblici ad uso cinema, supermercati e grandi magazzini, queste vengono allarmate e bloccate proprio perché potrebbero essere utilizzate per entrare.

Noi crediamo che il sistema d’antifurto non sia stato di volta in volta adeguato alle mutate necessità scolastiche che nel corso degli anni hanno portato ad un diverso utilizzo dei locali stessi, vanificando l’efficacia del sistema dall’allarme, e i risultati si sono visti, eppure sarebbero bastati pochi accorgimenti, poche implementazioni all’impianto preesistente. L’acquisto di un armadio blindato è un atto dovuto, e il 4/3/2016, data della sua risposta, non può condizionare l’acquisto ad “esigenze di bilancio”: se non ci sono a marzo i soldi in bilancio, quando ci devono essere? Ma ancor più dovuto è verificare l’efficacia dell’impianto di protezione della scuola, che come noto, non verrà dismessa.

Questa triste esperienza ci induce a chiedere quali provvedimenti sono stati adottati per gli altri plessi scolastici? I sistemi anti intrusione negli altri plessi sono adeguati? Le verifiche e i potenziamenti sono stati fatti negli altri plessi? Ma la costruenda scuola, disporrà di un valido impianto anti-intrusione?

In chiusura ci preme sottolineare che nel rispetto dei diversi ruoli, competenze, responsabilità ed autonomie in gioco, occorre che il comune svolga un ruolo determinante, collaborativo e propositivo con le gerarchie dell’ente scolastico, attuando verifiche sui sistemi di sicurezza a protezione degli edifici, chiedendo a ditte specializzate proposte di soluzioni tecnologicamente valide ed efficaci di protezione, adeguando, migliorando e potenziando i sistemi attuali.

Riteniamo nel rispetto del nostro programma elettorale che il territorio vada protetto, cosi come la gente e i beni della comunità, quindi come abbiamo chiesto di proteggere meglio i cimiteri del nostro comune, a maggior ragione chiediamo che anche le scuole siano adeguatamente protette. Le scuole devono essere luoghi aperti alla cultura all’apprendimento, ma chiuse ai male-intenzionati. Quando al mattino si entra nella scuola si deve avere la certezza che nella notte nessuno l’abbia violata. La cultura è un valore basilare e i luoghi che assolvono al ruolo di aprire le menti a danno dell’ignoranza devono essere preservati.

Dobbiamo esprimere la nostra soddisfazione o insoddisfazione come da regolamento.

Ci dichiariamo insoddisfatti delle risposte ricevute perché alla prima intrusione si dovevano potenziare i sistemi di sicurezza.

Insoddisfatti perché le circostanze che hanno causato il furto meritavano approfondimenti interni per determinare eventuali responsabilità soggettive da sommare alle responsabilità oggettive già evidenziate. E su questo aspetto ci pare che l’amministrazione non abbia voluto andare a fondo alla questione.

In parte ci dichiariamo soddisfatti se non altro per le intenzioni manifestate nel prendere provvedimenti per attivare una sinergia comune-scuola-polizia municipale, il potenziamento del sistema anti intrusione, l’acquisto di un armadio blindato che anche se non sarà il rimedio a garanzia totale, se non altro renderà più difficile il compimento di eventuali furti".

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