Arrestati sei spacciatori: in manette anche il pusher di Magherini

Riccardo Magherini (da facebook)

Cinque cittadini di origine albanese e uno di origini romene sono stati arrestati, l'accusa è quella di spaccio di cocaina: è successo a Firenze dove nelle ultime ore gli uomini della questura hanno messo agli arresti i sei uomini anche se sono in corso numerose perquisizioni domiciliari nei confronti sia degli spacciatori che dei consumatori delle sostanze stupefacenti in questione.

Il caso Riccardo Magherini - l'ex calciatore deceduto nel marzo 2014 a in zona Borgo San Frediano - ha portato indirettamente alla risoluzione di questa indagine. I classici servizi di osservazione e di pedinamento così come le intercettazioni e la geolocalizzazione di auto e moto infatti hanno consentito agli agenti di arrestare gli spacciatori nel centro storico di Firenze. Tra questi  anche colui che avrebbe venduto la cocaina a Magherini poco prima della morte.

Le indagini della polizia, coordinate dal pm Luigi Bocciolini, che hanno già portato all'arresto di 4 albanesi, tra i quali il pusher di Riccardo Magherini, hanno permesso di scoprire una notevole 'rete di clienti', molti dei quali sottoposti a perquisizioni domiciliari. Altre sette persone sono indagate. Ad Armand Sufaj, conosciuto nell'ambiente dello spaccio come 'Leo', gli agenti sono arrivati dal controllo del traffico del cellulare di Magherini ma anche grazie alle testimonianze di alcuni amici del 40enne deceduto durante l'arresto nel marzo 2014. Sono loro che hanno confermato che Sufaj era il fornitore abituale del Magherini e che, in alcuni casi, avevano acquistato, insieme, la cocaina dal 29enne.

Gli ultimi contatti, brevi squilli sul cellulare e sms (il modus operandi di tutti spacciatori arrestati), tra Sufaj e Magherini sono del pomeriggio del 2 marzo 2014, alle 17.47, circa sette ore prima che il quarantenne venisse bloccato dai carabinieri in borgo San Frediano. Poco dopo, probabilmente, i due si potrebbero essere visti. Secondo quanto appurato dagli agenti la droga venduta dall'albanese non era comunque tagliata 'male', un'ipotesi seguita inizialmente dagli inquirenti. Per la morte di Magherini è in corso il processo che vede imputati 4 carabinieri e 3 volontari della Croce Rossa: tutti sono accusati di omicidio colposo. Uno dei militari deve rispondere pure di percosse. Nell'ordinanza del gip del tribunale di Firenze, Dolores Limongi, vengono ricostruite le indagini che hanno portato agli arresti di oggi e nel corso delle quali sono state utilizzate intercettazioni audio e video, sistemi di geolocalizzazione satellitare, come i classici pedinamenti. In alcuni casi tutto ciò ha permesso l'arresto in flagranza di alcuni pusher e il sequestro di cocaina, nonostante la grande attenzione posta dai soggetti nei contatti con i clienti e nel trasporto della sostanza spesso nascosta all'interno di normali sigarette svuotate, in parte, del tabacco sostituito con la cocaina. Molte le segnalazione di consumatori al prefetto.

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