Interporto da riqualificare, Sedoni e Tancredi: "Potrebbe diventare un incubatore di impresa"

Il liceo 'Marconi' di San Miniato

A che punto siamo con l'interporto di San Donato? Per adesso sembra esserci qualche novità, anche se di cambiamenti effettivi non ce ne sono stati molti. Stiamo parlando di alcuni degli stabili all'uscita FiPiLi di Santa Croce sull'Arno, posti nel territorio comunale di San Miniato. Da anni ormai si parla di incuria e degrado in una porzione di terreno dove nel tempo si è trasferita, tra le altre, pure una scuola. La polemiche arrivano da tutte le parti, soprattutto per lo stato in cui versa la zona, ma qualcosa si è mosso. Massimiliano Sedoni e Patrik Tancredi sono rispettivamente amministratore e avvocato del super condominio chiamato a gestire la manutenzione di tale area, entrambi si stanno dando da fare per rendere la superficie ancor più fruibile e appetibile di quanto non lo sia già visto che è situata in una fascia strategica.

Sedoni e Tancredi nei giorni scorsi hanno partecipato a un incontro con l'amministrazione comunale di San Miniato, hanno potuto confrontarsi con i tecnici del Comune e con il sindaco Vittorio Gabbanini e hanno notato un'apertura da parte di questi attori nel ripulire l'interporto. Vale la pena sottolineare che stiamo parlando in particolar modo dello stabile dove sono presenti l'Istituto Marconi di San Miniato, gli uffici Carismi e la società Energetic, mentre gli edifici incompiuti che si vedono all'entrata dell'interporto appartengono alla ormai fallita Santa Croce 2010.

Sedoni ha spiegato come si interverrà in quell'area: "Sono arrivate segnalazioni negli anni per la presenza di persone poco raccomandabili di etnia rom nella zona Interporto. È in cantiere la costruzione di una sbarra per evitare bivacchi, campeggi abusivi e altro. Questa sarà posizionata sulla strada di accesso subito dopo l'ingresso al centro direzionale". Prima però bisogna passare da un'ordinanza perché l'area è pubblica ma il Comune vuole risolvere la cosa e da parte di Sedoni c'è ottimismo: "L'amministrazione comunale ci ha dato la sua disponibilità per la sbarra, stiamo facendo i preventivi ma il tutto è facilitato già dal fatto che siano presenti dei corrugati. Attendiamo l'allacciamento al contatore Enel, i cui oneri sono a carico del Comune. Con l'elettricità diventa più semplice anche ripulire quegli edifici della Santa Croce 2010 ormai degradati".

C'è ottimismo anche da parte dell'avvocato Tancredi, il quale si è soffermato sulla possibilità di riqualificare quel territorio: "C'è una scuola e la parte del centro direzionale potrebbe diventare una sorta di incubatore di impresa, noi abbiamo lanciato questa proposta in attesa che venga accolta. La zona è molto ghiotta e aspettiamo che ci siano imprenditori pronti a intervenire. Adesso ci stiamo occupando di risolvere delle emergenze ma in futuro questa zona dovrà per forza essere riqualificata perché fin quando i casi dei fallimenti non sono risolti allora continueranno a esserci problemi, è logica più che legge". A proposito della scuola Tancredi aggiunge: "Lo spazio può essere sfruttato anche per un sodalizio tra il Marconi e i giovani imprenditori, sappiamo che i proprietari degli impianti sono favorevoli a questa soluzione ma attendiamo risposte".

Per quanto riguarda lo stabile dove è presente il Liceo samminiatese bisogna evidenziare che la proprietà dello stabile è in mano al 50% alla Logi, che si trova al momento sotto concordato fallimentare e lascia che a provvedere alle spese per l'edificio siano gli altri condomini, la situazione dunque è kafkiana. Alcune opere di rifacimento o comunque di pulizia sono state fatte in questi giorni: è stata potata la zona antistante al Liceo e anche la rotonda che collega alla Bretella del Cuoio non è più invasa dalle erbacce (si parla di una spesa sui cinque-seimila euro). Per luglio invece verranno accontentati i residenti in quella parte di San Donato, dato che sono in programma il taglio e la ricavatura della cassa d'espansione a nord del complesso, si parla dunque di quel rio Pratuccio che tanto aveva fatto arrabbiare gli abitanti della zona. Sedoni e Tancredi quindi sono in attesa, hanno avuto un incontro positivo con l'amministrazione comunale di San Miniato - che si è dimostrata collaborativa e disponibile - e forse è arrivato davvero il punto di svolta per l'interporto.

Gianmarco Lotti

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