Internet alla Camera di Commercio, un po' di curiosità

Il sistema camerale nel suo insieme gestisce uno dei più grandi database del paese con informazioni aggiornate quotidianamente su oltre 6 milioni di imprese e 10 milioni di persone che attraverso un Data Center all'avanguardia, nel 2015 ha erogato circa 20 milioni di visure on-line e gestito oltre 3 milioni di pratiche telematiche. È una delle più grandi e innovative banche dati di cui oggi dispone il Paese: come per i cittadini esiste l’anagrafe, così per le imprese tutti i fatti importanti della loro vita vengono iscritti e sono consultabili da tutti attraverso il registro delle imprese.

Fino alla metà degli anni settanta, quelli che si chiamavano “registro ditte” erano gestiti separatamente da ciascuna camera di commercio. Essendo su carta, per poter sapere se un’impresa esisteva veramente, o chi era il suo rappresentante legale, bisognava andare fisicamente allo sportello della camera a cui era iscritta.

Nel 1976, esattamente dieci anni prima della nascita di internet, parte l’avventura informatica del sistema camerale italiano. Una sfida visionaria con cui le Camere - prime tra le pubbliche amministrazioni - decidevano di mettere in rete i dati sulle imprese fino ad allora isolati negli archivi cartacei di ciascun ente. Era internet prima di internet.

Usando le tecnologie allora disponibili, le Camere di commercio trasformarono dei semplici dati in informazioni. Mettendo in rete i loro archivi, hanno permesso a tutti di accedere in tempo reale alle informazioni su qualunque impresa, da qualunque parte d’Italia.

Da allora ha preso il via un percorso di innovazione lungo il quale le Camere di commercio hanno affrontato tempestivamente ulteriori svolte tecnologiche: la firma digitale, la posta elettronica certificata, il protocollo informatico e la conservazione digitale dei documenti.

Fonte: Camera di Commercio di Livorno - Ufficio Stampa

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