Alla Stazione Leopolda si inaugura Fabbrica Europa

La Stazione Leopolda dal 5 fino al 15 maggio si trasforma in una piattaforma di condivisione creativa che apre a nuove modalità progettuali e attiva un gesto artistico allo stesso tempo collettivo e individuale. Un dialogo tra artisti che accende nuove forme di relazione, percezione e fruizione dello spazio che viene attraversato da segni coreografici e sonori pronti a ridisegnarne contorni e volumi.

Questa XXIII edizione del festival inaugura con una serata ricca e poliedrica. Uno scorcio sulla condizione della donna contemporanea grazie allo sguardo artistico di donne forti, volitive e appassionate, capaci di intrecciare linguaggi, percorsi e culture: Sol Picó, Julie Dossavi, Minako Seki, Shantala Shivalingappa, così come Lucrecia Dalt e Cristina Caprioli. La serata prosegue poi con il “viaggio” di esplorazioni sonore di due sperimentatori d’eccezione come Max Casacci dei Subsonica e Daniele Mana/Vaghe Stelle, per chiudersi, infine, con l’energia travolgente della jam session di alcuni dei musicisti più interessanti della scena fiorentina.

GIOVEDÌ 5 MAGGIO | STAZIONE LEOPOLDA

· dalle h 19: CRISTINA CAPRIOLI, Notes on a Pebble Installazione interattiva in progress (fino al 15/5)
· h 21: SOL PICÓ / JULIE DOSSAVI / MINAKO SEKI / SHANTALA SHIVALINGAPPA, We Women
· h 22.30: LUCRECIA DALT, Ou
· h 23.30: MAX CASACCI / DANIELE MANA, Glasstress Meets Pulse!
· a seguire BIGA DJ vs STEFANO TAMBORRINO MEETS MILLELEMMI

Ad aprire la serata uno spettacolo tutto al femminile, We Women, della coreografa catalana Sol Picó. In scena, oltre alla stessa Picó, Julie Dossavi (Benin), Minako Seki (Giappone), Shantala Shivalingappa (India) e le musiciste Adele Madau (Italia), Lina León e Marta Robles (Spagna). Sette donne - provenienti da territori artistici e geografici tra loro lontani - convivono, trasformando il proprio piccolo mondo in un mondo universale. Danzano, cantano, suonano. E parlando, alternano e accumulano lingue diverse costruendo i tempi e i modi di una vita in comune. Sperimentano la possibilità di aprirsi a una nuova vita, ognuna a modo proprio e tutte insieme. L’individuale travasa nel collettivo in questa riflessione su identità di genere, cultura d’origine, percorsi umani, tecniche e linguaggi artistici, che tracciano un intenso ritratto della donna contemporanea (Stazione Leopolda, giovedì 5 maggio ore 21- Biglietti: 20/15 euro).
Innovativa, versatile, travolgente, Sol Picó è inoltre protagonista di un altro appuntamento all’interno del festival, il solo One-Hit Wonders che sarà sul palco della Leopolda sabato 7 maggio alle ore 21. Dopo 20 anni di carriera, la coreografa catalana si concede una cavalcata autoironica e provocatoria nei suoi maggiori successi. La vediamo alle prese con un percorso bendato in mezzo ai cactus, con uno ski-simulator da piste innevate, o con le scarpette rosse da danza per una versione inedita del flamenco, irrinunciabili follie artistiche che sono la cifra stilistica di una poetica affascinante, vitale e fortemente distintiva. È come se in questa pièce Sol Picò volesse dichiarare il bisogno insopprimibile di fare l’artista e nessun altro lavoro. Arte come necessità imprescindibile (Stazione Leopolda, sabato 7 maggio ore 21- Biglietti: 15/12 euro).

Sofisticati panorami sonori elettronici vengono intessuti da Lucrecia Dalt, colombiana di base a Berlino. Ingegnere e musicista, miscela con sapienza le due anime in un amalgama sonoro elettroacustico raffinato e coinvolgente. L’ultimo disco, Ou (ispirato dal New German Cinema), esplora i confini tra suoni analogici e digitali, puntando sull’intreccio tra dinamica emozionale e sperimentazione della produzione musicale. La ricerca di un sound all'avanguardia crea un mix di melodie riconoscibili, strutture eteree, effetti artigianali e campionamenti. In collaborazione con International Feel (Stazione Leopolda, giovedì 5 maggio ore 22.30 - Biglietti: 8 euro).

La Leopolda ritrova la sua anima di stazione nel progetto di Max Casacci (Subsonica) e Daniele Mana (Vaghe Stelle): Glasstress meets Pulse!. I due artisti del suono arriveranno alla Stazione Santa Maria Novella, saliranno sulla tramvia e registreranno i paesaggi sonori dai mezzi di trasporto. Il tutto, campionato in presa diretta, diventerà materia portante del dj set inaugurale.
A seguire, Biga vs Tambo Meets Millelemmi, jam session tra jazz, hip hop ed elettronica di alcuni dei musicisti più interessanti della scena fiorentina (Stazione Leopolda, 5 maggio ore 23.30 – Biglietto unico per i due eventi: 8 euro).

A partire dal 5 maggio, la Stazione Leopolda si arricchisce dell’installazione interattiva Notes on a Pebble di Cristina Caprioli, un work in progress che prende forma giorno dopo giorno fino al 15 maggio. Sviluppando il concetto di coreografia espansa, la coreografa e teorica italiana da anni attiva sulla scena scandinava, dal 9 maggio condurrà un laboratorio che, indagando testo, gesto, narrativa, corpo, traduzione, sfocerà nel lavoro installativo-performativo che, incorniciato dalla proiezione del film Yellow Labor, vedrà il pubblico e i partecipanti al workshop coinvolti nello scrivere su piccoli sassi la coreografia (testo/libro/romanzo) investigata durante il laboratorio. Una parola per sasso, un sasso dopo l’altro, il romanzo si trasferirà sul pavimento della Stazione Leopolda, connotando lo spazio di senso e significato e creando un’immagine di grande impatto. Una dimostrazione di lavoro collettivo, di scrittura/lettura come micro-traslazione di lunga durata, di traduzione come passaggio/ritorno da una materialità all’altra, come spostamento di significato dalla narrazione alla materia (Stazione Leopolda, 5>15 maggio – ingresso gratuito).
BIGLIETTI:
· SOL PICÒ, We Women > 20/15 euro
· SOL PICÒ, One Hit Wonders > 15/12 euro
· LUCRECIA DALT, Ou > 8 euro
· CASACCI / MANA, Glasstress Meets Pulse! + BIGA vs TAMBO MEETS MILLELEMMI > 8 euro
· CRISTINA CAPRIOLI, Notes on a Pebble > ingresso libero

Fonte: Ufficio Stampa

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