Multa al direttore degli Uffizi Schmidt, Nencetti (Confsal-Unsa): "Paghi e stia zitto"

Eike Schmidt

«Anche in questa circostanza, il Direttore di Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, invece di stare un po zittarello ne ha dette di crude e cotte. Diverse di queste frasi però, a parte l'inutilità, sono inaccettabili e non condivisibili! Pertanto, si richiede un approfondimento ispettivo disposto dall'Onorevole Ministro che accerti le responsabilità deontologiche e professionali - e di danno all'immagine del Ministero - in considerazione delle seguenti frasi riportate su diversi quotidiani locali e non contestate, o rettificate, dallo stesso Direttore Schmidt, quali: “La multa? da un burocrate impazzito”, oppure “Multa da burocrati”.»

Così, si esprime in una nota rivolta direttamemnte al Ministro ed al Segretario Generale del MiBACT, Learco Nencetti coordinatore regionale toscano del sindacato CONF.SAL-UNSA Beni culturali, dopo la notizia che i Vigili Urbani di Firenze hanno consegnato nelle mani del direttore Schmidt il verbale di accertamento e contestazione in relazione alla violazione dell'articolo 23 del vigente Codice della strada.

«Anche se lui ha già dichiarato alla stampa, in un modo molto colorito “Pago la multa di tasca mia. Il popolo italiano mi stipendia per difendere il patrimonio artistico, sono soldi ben investiti”, non è accettabile fare passare in secondo piano – o metterla sul buffonesco – la sua irresponsabilità nel l'aver continuato in un comportamento di infrazione a leggi dello Stato Italiano» questo il duro commento del sindacalista, che sempre nella nota inviata al Ministro chiarisce «Se un dipendente in servizio guida la macchina dello Stato o dell'amministrazione e prende una multa, magari per divieto d'accesso, anche se è in servizio per ragioni d'ufficio, la multa la deve pagare personalmente il dipendente che ha commesso l'infrazione, perché nesssuno gli ha ordinato di infrangere la legge! Non è possibile pagarla con i fondi dell'Amministrazione. L'errore è ad personam, non può essere addossato all'Amministrazione od a chi ha rilevato l'infrazione di legge».

«PERTANTO – CONCLUDE NENCETTI – E' DOVEROSO CHE SCHMIDT PAGI DI TASCA SUA, CI MANCHEREBBE! E SE POI STAVA UN PO' DI PIU' ZITTARELLO, AVREBBE FATTO PIU' BELLA FIGURA E TUTTI CI AVREMMO GUADAGNATO DI PIU', ANCHE IN TERMINI DI IMMAGINE COME CITTADINI DI FIRENZE. PERCHE' FIRENZE NON VIVE CON GLI SCIPPATORI SOTTO CASA. I BAGARINI CI SONO PERCHE' NESSUNO , DIVERSAMENTE DA COME PREVEDE IL REGOLAMENTO, CONTROLLA ALLE CASSE IL TITOLARE DELL'ACQUISTO DEL BIGLIETTO E QUALCUNO CHIUDE TUTTI E DUE GLI OCCHI E FA SPOT COMMERCIALI SENZA ALCUNA AUTORIZZAZIONE...»

 

Fonte: CONF.SAL-UNSA Beni culturali

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