Aggressione alle vigilesse su Ponte Vecchio, prende la parola Noferi: "Maggiore attenzione per l'incolumità di queste lavoratrici"

Silvia Noferi (da facebook)

"Ieri sono finite in ospedale due vigilesse che hanno tentato di chiedere i documenti ad un extracomunitario che vendeva merce abusivamente sul Ponte Vecchio.

L’uomo – spiega la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – non solo le ha prese in giro ma ha anche reagito.

Il nuovo spray al peperoncino di cui è stata dotata la Municipale ha formato una nuvoletta che è rimasta a poca distanza dalla vigilessa ostacolando lei invece dell’uomo fermato. Forse era difettoso, per questo crediamo sia il caso di controllare accuratamente tutte le dotazioni fornite al corpo di Polizia Municipale che opera in strada oltre a pensare a forme diverse e più efficaci di “contenimento”, perché non è possibile esporre delle lavoratrici ad un così alto rischio senza fornire loro mezzi adeguati.

Il personale della Polizia Municipale a dispetto del nome e della divisa, non ha le stesse funzioni e inquadramento legislativo delle Forze dell’Ordine anche se viene costantemente impiegato in azioni di controllo territoriale anziché solo amministrativo.

Per questo lavoro non ha nessuna indennità di rischio, non può usare la pistola se non per difesa personale e non può nemmeno lasciarla in sede perché non esiste un’armeria. Nel caso delle vigilasse donne oltre al danno anche la beffa, non vengono rispettate perché donne e per questo offese. Oltre che a cambiare i regolamenti per inserire il femminile nelle denominazioni bisognerebbe inserire un reato nuovo, l’aggravante per l’offesa alla dignità di un ufficiale in quanto donna.

Nella pratica poi si assiste ogni giorno alla replica attualizzata del film “Guardie e Ladri”: i venditori abusivi si sono organizzati in una rete, hanno delle “civette” in bicicletta che sorvegliano i vigili, tant’è che ormai li riconoscono e salutano pure per nome, li seguono e avvisano i venditori dei loro tragitti tramite whatsapp.
La lotta al degrado non si fa in questo modo, non basta un regolamento contro i minimarket fatto solo per far vedere che si fa qualcosa.

Per la soluzione è necessaria la volontà di risolvere il problema a livello nazionale perché ricordiamoci sempre che chi campa di espedienti è perché non ha altre chance.

Noi del M5S – conclude Silvia Noferi – riteniamo però che qualcosa a livello locale si possa fare, come per esempio, una massiccia campagna di informazione per i turisti sulle possibili multe a chi acquista da venditori abusivi.
La comunicazione dovrebbe essere fatta a cominciare dalle agenzie di viaggio, sui biglietti dei musei, inserita nelle guide, sul sito del Comune soprattutto nella versione inglese ecc.ecc.

Non sta certo a noi dire come nei particolari, visto che l’Amministrazione è molto brava a bocciare le nostre proposte in aula ma nei fatti si dimostra carente di idee e volontà nella gestione della città.
È l’ora di smettere di colpire solo i fiorentini che lasciano la macchina in divieto di sosta".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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