Decreto banche, Gagnarli (M5s): "Nessuno crede più alla favoletta dei crediti deteriorati"

Dopo la sessantesima fiducia posta ieri dal Governo sul quarto decreto in favore del sistema bancario, oggi alla Camera si è approvato il disegno di legge di conversione del Decreto, con la posizione contraria del Movimento 5 stelle, espressa non solo in Aula ma anche in strada sotto le finestre del Ministero delle finanze.

Nessuno crede più alla favoletta dei crediti deteriorati generati dalla crisi e dall’inadempienza di famiglie e Pmi. Almeno il 70% delle sofferenze bancarie deriva da impieghi superiori a 500mila euro: gli artigiani e i piccoli imprenditori non c’entrano nulla. Ma Governo e maggioranza, con questo decreto, hanno messo in mano agli intermediari un’arma di ricatto pesantissima e hanno offeso i risparmiatori traditi dal ‘salva-banchieri’ con rimborsi parziali e non per tutti”. Lo denuncia la deputata M5S Chiara Gagnarli in occasione del voto finale in aula al ‘decreto banche’.

Con il ‘pegno non possessorio’ e il ‘patto marciano’ adesso gli istituti bancari passano davanti agli altri creditori e si prendono quello che vogliono, capannoni, macchinari, scorte. È un insulto agli imprenditori onesti, gli eroi che tengono in piedi questo Paese - spiega la portavoce aretinaLe banche, lo sappiamo, ora possono fare anche gli agenti immobiliari grazie a questo Governo: possono vendere o valorizzare sul mercato gli immobili da sole, senza costi”.

Il Movimento 5 Stelle – conclude la portavoce da sempre contempla la possibilità di un intervento diretto dello Stato nel settore del credito, la cui funzione è di interesse pubblico e deve essere rivolta a sostegno dell’economia reale e soprattutto delle Pmi. Non accetteremo l’ennesima umiliazione ai risparmiatori che indebolisce anche il sistema produttivo e continueremo a lottare perché giustizia sia fatta.

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