M5S, AL e SI appoggiano il comitato 'No al Referendum Costituzionale'

(foto gonews.it)

Il Movimento 5 Stelle, Sinistra italiana e Alternativa Libera appoggiano il Comitato “No al Referendum Costituzionale”. Il bilancio al termine della raccolta delle firme è più che lusinghiero. 135 banchini in tutti i comuni della Città metropolitana di Firenze. Oltre 5900 le firme raccolte in città, oltre 11.000 quelle, in totale, su tutto il territorio. “A fianco dei Comitati per il No c’impegneremo, fin da settembre, per promuovere il referendum ed invitare a votare No. Questo è un referendum nato per votare su delle riforme – spiega Silvia Noferi del Movimento 5 Stelle – ma che si è trasformato nelle elezioni che non ci sono mai state per Non eleggere Matteo Renzi. Faremo di tutto per far vincere il No e trasformare il verdetto in un risultato politico. La politica renziana è l’esatto contrario dell’eredità che ci hanno lasciato i nostri padri costituenti. La politica della democrazia, del dialogo e del confronto politico non esiste più. Le istituzioni democratiche sono state esautorate. Siamo contrari a partiti fondati su un’unica persona. Non crediamo nei leader ma nei movimenti e nelle idee. Il risultato di questo referendum sarà fondamentale per il futuro dell’Italia”.
“Lo spirito del referendum è stato tradito. La Costituzione italiana è un insieme di valori che garantiscono l’uguaglianza. E’ una falsità – aggiunge la consigliera di Alternativa Libera Miriam Amato – quando affermano e ci vogliono far credere che col referendum si va a modificare solo la seconda parte della Costituzione e che non si toccheranno i principi. Con questo Referendum si va proprio a toccare la democrazia rappresentativa nelle istituzioni. Avremo lo stesso il Senato ma formato da amministratori locali creando così un vero e proprio conflitto tra la parte legislativa e la parte amministrativa. La nuova legge elettorale, inoltre, punta a garantire al massimo due realtà, facendo tabula rasa degli altri partiti politici che avranno così difficoltà a rappresentare i cittadini. Abbiamo la necessità di assicurare la democrazia rappresentativa”.
“Dopo tutto il lavoro svolto per la raccolta delle firme, la battaglia che non ci possiamo permettere di perdere è quella del voto al Referendum. Un voto che segnerà un punto di non ritorno. Se vincerà il Sì avremo la situazione auspicata dal nostro ex sindaco ed attuale presidente del Consiglio dei ministri, se vince il No la partita si riapre. Avremo il ripristino del Senato elettivo e una legge elettorale da rifare, ma forse ancora peggio dell’Italicum. La battaglia più importante – conclude il capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra–Sinistra Italiana Tommaso Grassi – ci vedrà ancora uniti per spiegare ai cittadini che questa riforma non è accettabile. Con questo referendum ci si gioca non solo la difesa dei principi della Costituzione ma anche il futuro politico e la democrazia di un paese intero”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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