Paola Galgani (Cgil) ricorda il cardinale Piovanelli: "Rappresentava la chiesa che accoglie i poveri e gli ultimi"

Silvano Piovanelli

Cardinale Silvano Piovanelli, alla vigilia del funerale la segretaria generale della Cgil di Firenze, Paola Galgani, lo ricorda così: “Mancherà il suo impegno per il dialogo e per gli ultimi. Piovanelli è stato interprete di quel cattolicesimo democratico e sociale incarnato dal cardinale Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze negli anni del fascismo e della guerra, che nel 1938 in occasione della visita di Hitler e Mussolini a Firenze fece chiudere le finestre del palazzo arcivescovile”.
“Il cardinale Piovanelli - prosegue Galgani - è sempre stato sensibile alle questioni sociali e del lavoro, rappresentante appassionato insieme a Don Borghi, Don Milani, Don Mazzi e Don Balducci di una Chiesa accogliente dei poveri e degli ultimi. Proprio con Ernesto Balducci intrecciò un sodalizio che ha segnato negli anni '90 un rapporto virtuoso anche con la Cgil. Fu Balducci a lanciare la proposta dell'obiezione di coscienza nelle fabbriche di armi e fu Piovanelli a donare il proprio anello pastorale per un fondo di solidarietà per i lavoratori/obiettori. Quel fondo all'inizio degli anni '90 costituì il primo finanziamento per gli scienziati per la pace, che realizzarono i primi studi per la riconversione delle industrie della difesa, che furono alla base degli accordi sindacali tra la Cgil e le aziende della difesa presenti a Firenze, a partire dalla Sirio Panel fino alla Galileo”.

“Accordi - conclude la segretaria generale della Cgil di Firenze - che Piovanelli benedì e tutelò strenuamente, dimostrando lì, come nelle vicende del Pignone, la sua convinzione di una Chiesa promotrice di dialogo, interprete delle istanze sociali e vicina agli ultimi”.

 

Fonte: Cgil Toscana - Ufficio Stampa

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